Il difensore centrale arrivato dal Brescia parla delle sue motivazioni e della voglia che ha di trovare continuità di impiego con la sua nuova maglia rosanero
“Sono un difensore in grado di giocare sia con una difesa a tre che a quattro. Per me la D non è un passo indietro, voglio conquistare quella continuità di impiego che non sono riuscito a trovare a Brescia“. Così il difensore del Palermo Edoardo Lancini si presenta nella sua prima conferenza stampa da giocatore del Palermo. “Corini mi ha parlato benissimo del Palermo – continua il giocatore – e dell’amore che hanno i tifosi per la maglia rosanero, è molto affezionato alla piazza e mi ha detto che posso fare bene. Tutti mi hanno parlato benissimo della città e penso che imparerò a conoscerla. Il mio rapporto con il mare? A Brescia c’è solo la nebbia, a Palermo può solo andare meglio. Penso che vivrò a Mondello”.
A convincere Lancini ad accettare Palermo il direttore sportivo Renzo Castagnini e l’amministratore delegato Rinaldo Sagramola. “Li ho avuti entrambi a Brescia – racconta – e si sono conquistati la mia fiducia con il loro modo di lavorare. Anche per il loro modo di comportarsi il Brescia oggi è arrivato in Serie A, non solo per l’arrivo di Cellino. Quando ho ricevuto la chiamata di Sagramola e Castagnini non ho avuto dubbi nello scegliere Palermo, perché è una piazza che ti fa sentire un vero giocatore, nonostante Cellino fosse disponibile a parlare di rinnovo. Brescia è casa mia, mi sono sempre trovato bene, ma quando mancano le motivazioni è inutile insistere. La D? Per l’entusiasmo e l’attenzione che c’è attorno al Palermo è come se facessimo una Serie B, sono carico e pieno di motivazioni. Per lo slancio che c’è possiamo solo rilanciarci. Vogliamo tornare presto nel calcio che conta, questo è il nostro primo obiettivo, poi piano piano potremmo iniziare a pensare ad altri progetti”.