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Palermo, esordio al “Barbera”, ma i dipendenti del vecchio club sono ancora fuori

La Cgil è preoccupata per la sorte dei lavoratori della vecchia proprietà. Rosso: “Chiediamo un accordo per il rispetto della clausola sociale. In venti ancora a spasso. No alle esternalizzazioni”

Tutti fra sindaco e nuova società hanno promesso il rispetto della clausola sociale per i vecchi dipendenti. Noi ribadiamo il nostro no alle esternalizzazioni, ma siamo molto preoccupati. Comprendiamo che in Serie D non tutti i lavoratori possono essere riassorbiti contemporaneamente, ma chiediamo un piano serio per il rispetto degli accordi“. Così il segretario regionale della Slc Cgil Maurizio Rosso alla vigilia della prima partita in casa del nuovo Palermo che domani alle 15 al “Barbera” affronterà i campani del San Tommaso. In tutto sono venti i dipendenti del vecchio Palermo che sono formalmente legati alla vecchia proprietà, ma sono senza stipendio da mesi, e che non sono stati né riassorbiti, né contattati dalla nuova società.

Chiediamo un accordo – continua Rosso – che preveda l’obbligo di attingere al bacino dei dipendenti della vecchia proprietà di volta in volta che si sale di categoria. Oggi siamo molto preoccupati che possano esserci esternalizzazioni mascherate e noi come sindacato saremo feroci contro questa pratica. Ufficialmente non sappiamo chi cura l’amministrazione del nuovo club, non sappiamo dove si vendono gli abbonamenti: il mercato Sanlorenzo non è il Palermo e il Palermo non è il mercato Sanlorenzo. Sappiamo solo che quattro dei vecchi dipendenti assunti dalla nuova proprietà sulla carta da soli non sono sufficienti per mandare avanti una società di calcio e uno stadio. Chi cura la manutenzione? Abbiamo tanti dubbi: abbiamo chiesto un incontro alla società rosanero che ancora non arriva. Chiamiamo in causa anche il sindaco Leoluca Orlando in prima persona e ribadiamo il no alle esternalizzazioni mascherate: i lavoratori sono disperati, abbandonati e aspettano delle risposte“.

A proposito dell’amministrazione comunale, Rosso sottolinea che “Quando il sindaco Orlando ha incontrato i lavoratori della vecchia proprietà allo stadio davanti alle telecamere ha detto che i dipendenti si dovevano rivolgere ad avvocati, sindacati e vecchia azienda. Ma il sindaco deve essere soprattutto garante. I sindacati sono già presenti al fianco dei lavoratori, Orlando deve essere l’attore principale, deve difendere la clausola sociale che ha inserito nel bando. Qui non parliamo di entità astratte o numeri, ma di persone in carne e ossa abbandonate a loro stesse“.

Ecco il video dell’incontro dello scorso primo agosto fra sindaco e dipendenti allo stadio

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