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Conosciamo Sforzini, il bomber da Champions del Palermo

In attesa della presentazione ufficiale con le sue prime parole da giocatore rosanero ecco alcuni aneddoti, numeri e statistiche dell’attaccante che giocato nella massima rassegna continentale

La musichetta della Champions ormai è un ricordo lontano. Ma nessuno fra i nuovi compagni di Ferdinando Sforzini può dire di essere arrivato così in alto. Eccolo il nuovo acquisto del Palermo, il rinforzo che completa il reparto offensivo rosanero e costituisce con Gianni Ricciardo una coppia gol potenziale da 31 gol. Già perché entrambi l’anno scorso hanno guidato le rispettive squadre alla promozione dalla D alla C1 con le loro reti: 20 Ricciardo a Cesena e 11 Sforzini ad Avellino.

Sforzini in Champions ci ha giocato due volte quando indossava la maglia dei rumeni del Cluj nella stagione 2010/2011 e una volta è rimasto in panchina. Fu protagonista ugualmente e finì su tutti i giornali visto che in quell’edizione della Champions League il Cluj era nello stesso girone della Roma, oltre che del Bayern e del Basilea, e fu il più richiesto per le interviste personalizzate per raccontare ai giornali italiani le curiosità sulla squadra rumena. Le due presenze le ha messe insieme contro gli svizzeri, rimanendo in panchina contro i tedeschi. La sua esperienza in Romania durò solamente mezzo campionato con sette presenze e un gol, visto che poi a gennaio si trasferì al Grosseto in B dove mise insieme venti presenze, otto gol e un assist.

Ragazzi – ha detto Sforzini a mezzo social annunciando il suo ingaggio in rosanero – ci vediamo domenica al Barbera. Forza Palermo“. Un appuntamento che però lo vedrà almeno fino a fine mese solamente come spettatore visto che per le norme sul tesseramento un professionista che si svincola da un club di una serie superiore alla D può essere tesserato solamente 30 giorni dopo la sua ultima partita da professionista. Sforzini lo scorso 21 agosto era stato ingaggiato dalla Cavese ed era sceso in campo con la squadra di Cava de’ Tirreni il 25 agosto nella prima partita del campionato di C contro il Picerno giocando per tredici minuti. Cinque giorni dopo la scelta di rescindere il contratto parallelamente ai primi contatti con il Palermo.

Non si può certo dire che Sforzini abbia poca esperienza, non solo perché il 4 dicembre compirà 35 anni, ma soprattutto perché in sedici anni di carriera ha giocato 383 partite segnando 104 gol: 9 in C, 81 in B e 11 l’anno scorso in D ad Avellino per contare solamente i gol in Italia. In serie A la grande occasione l’ha avuta a Bari, ma Ventura lo fece giocare solamente nove partite, e a Pescara dove però fu costretto a fare in conti con gli infortuni e non riuscì a incidere. Più fortunata l’esperienza all’estero, in Romania, dove si è tolto anche la soddisfazione di debuttare nel massimo torneo continentale.

In Italia, dove è cresciuto nelle giovanili di Napoli e Lazio, l’esperienza migliore è quella trascorsa a Grosseto, club in cui ha giocato per tre stagioni nel campionato cadetto mettendo insieme 96 presenze e 41 gol, uno dei quali segnato al suo nuovo compagno di squadra Alberto Pelagotti quando il portiere del Palermo giocava nell’Empoli e Sforzini gli rifilò il gol dell’1-0 in una partita finita poi 2-2 sul campo empolese.

I suoi tifosi lo chiamano “Nandogol” o “tagliagole”, appellativo quest’ultimo nato per il gesto che faceva per esultare dopo un gol imitando il wrestler canadese Chris Benoit. Una esultanza che ha rischiato di costargli cara visto che dopo un gol al Modena lo fece sotto la curva dei tifosi avversari e il giudice sportivo la scambiò per una provocazione squalificandolo per due giornate, salvo poi perdonarlo dopo il ricorso d’urgenza.

Con il suo arrivo il mercato per il Palermo può considerarsi concluso.

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