L’esonero dell’ex allenatore Orazio Pidatella è arrivato perchè non voleva fare giocare il nipote del presidente. “Gli ho detto di schierarlo”, “Lo avrei fatto giocare, ma così no”
È l’ex attaccante del Palermo Giuseppe Mascara il nuovo allenatore del Biancavilla. E proprio contro i rosanero farà il suo esordio alle 15 allo stadio “Orazio Raiti” dopo l’esonero a sorpresa dell’ormai ex allenatore gialloblu Orazio Pidatella.
Mascara, in rosanero dal 2001 al 2003, periodo in cui ha messo insieme trentotto presenze e otto gol nonostante un gravissimo infortunio al malleolo e vari problemi muscolari, ha giocato in serie A con il Catania e ha indossato anche la maglia del Napoli arrivando a debuttare in Nazionale nel 2009 sotto la gestione di Marcello Lippi. Fra i professionisti ha messo insieme oltre 500 presenze e 150 gol. Il tecnico nato a Caltagirone ad agosto del ’79, allena dal 2016 e ha iniziato la sua esperienza in panchina nelle giovanili del Catania, poi è approdato al Giarre in Eccellenza quindi alla Sancataldese in Serie D.
Intanto emergono nuovi particolari sull’esonero di Pidatella che ha pagato il suo rifiuto di fare giocare contro il Palermo il sedicenne Placido Marcellino, nipote del presidente del Biancavilla Salvatore Ventura. Marcellino è stato l’autore del gol del momentaneo vantaggio al “Barbera” in Coppa Italia e il dirigente etneo ha chiesto al suo ex allenatore di schierarlo per permettergli di metterlo in mostra visto che la partita contro i rosanero sarà al centro dell’attenzione di molti addetti ai lavori.
“Non impongo mai niente all’allenatore – dice Ventura – stavolta l’ho chiamato per chiedergli di far giocare Marcellino, vista la grande visibilità della partita e le sue indiscutibili qualità: sapevo che sarebbero venuti tanti procuratori e giornalisti. E lui si è arrabbiato”. “Il presidente – dice l’allenatore Pidatella – mi ha detto di schierare suo nipote. Marcellino ha dato tanto alla squadra e con molta probabilità avrebbe giocato, ma dopo quella frase proprio no”.