Il capitano rosanero parla della vittoria contro il Biancavilla, del suo stato d’animo in questo avvio di stagione e dell’accoglienza che hanno riservato alla squadra i tifosi al “Barbera”

“In soli quattro minuti siamo riusciti a ribaltare una gara che poteva essere compromessa dopo appena venti secondi. Questo dimostra che se tutti siamo motivati e concentrati al massimo, possiamo raggiungere qualsiasi risultato”. Lo ha detto il capitano del Palermo Mario Alberto Santana intervistato dal sito ufficiale del Palermo.

“Non possiamo concederci alcuna distrazione – ha proseguito Santana – neanche quella di guardare la classifica o i risultati delle altre squadre, contro di noi gli avversari provano a fare la gara della loro vita con motivazioni altissime. Il nostro è un gruppo costruito con il dichiarato obiettivo di vincere il campionato, quindi non c’è da stupirsi dei risultati ottenuti finora. Va però dato alla società il merito di aver messo in piedi in pochissimo tempo una struttura organizzativa che ci consente di lavorare al meglio. Ai cosiddetti under, che oggi stanno vivendo un sogno, consiglio giorno dopo giorno di restare con i piedi per terra e di essere umili senza mai montarsi la testa, anche in campo devono sempre avere la giusta mentalità: rispetto per tutti ma paura di nessuno”.

Dalle prestazioni di Santana arrivano le migliori risposte a chi aveva dei dubbi sulla sua età e sul suo reale apporto alla squadra rosanero. “Personalmente ho ancora il sangue che mi ribolle nelle vene – dice Santana – non sono tornato a Palermo in vacanza per passare le giornate a mare a Mondello. Questa città mi ha dato tantissimo nella mia vita e non parlo soltanto di calcio, quando quest’estate c’è stata la possibilità di tornare non ho esitato un attimo. Anche da lontano in questi ultimi tempi ho sofferto insieme alla gente di Palermo per le sorti del vecchio club e sono fiero di poter oggi contribuire alla rinascita”.

A proposito della scelta di nominarlo capitano, infine, Santana mostra tutta la sua soddisfazione. “Indossare la fascia di capitano – dice – è un orgoglio ed una grandissima responsabilità nei confronti della squadra, della società e dei nostri tifosi che hanno un grandissimo senso di appartenenza e ieri sera mi hanno fatto emozionare, poche volte nella mia carriera ho ricevuto un’accoglienza così, voglio ringraziarli di vero cuore. Sono sicuro che anche domenica prossima contro il Licata lo stadio sarà una bolgia”.