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Palermo, Sforzini si racconta: “La città mi ha accolto benissimo, ora devo ripagare l’affetto”

L’attaccante rosanero ha parlato di sè e della sua esperienza in rosanero ai microfoni di Siamo Aquile su Trm. “Quella volta che ho fatto doppietta a Pelagotti”

“Pelagotti? Gli ho fatto doppietta quando giocavo nel Grosseto, me l’ha ricordato lui quando ci siamo salutati, io neanche lo ricordavo. Al Grosseto ero al top, fisicamente e mentalmente, mi sentivo bene. Quando c’è un episodio negativo i calciatori si coalizzano, come successo a me quando mi sono rotto la tibia. Mio figlio? Lo vedrò domenica dopo più di un mese, secondo me sarà diventato un metro e mezzo (ride ndr)”. Estratti dello Sforzini pensiero: l’attaccante del Palermo è stato intervistato da Trm nel corso della trasmissione “Siamo Aquile”, raccontando alcuni aneddoti legati alla sua carriera.

“Cavese? Ci sono state delle discordanze con la proprietà – chiarisce Sforzini – vedevamo il calcio in maniera diversa, quindi ho preferito rescindere il contratto e tornare a casa. Entrare nella storia del Palermo? Io me lo auguro per primo, Palermo per me rappresenta veramente una piazza importante. Dopo qualche anno che ero rimasto un po’ fuori da questo tipo di piazze. Avellino? Credo che il Palermo sia ancora più importante e mi auguro di scrivere un pezzettino di storia. Ringrazio Palermo e la città per l’accoglienza: adesso sono io che devo dare soddisfazione a questa piazza”.   

Per trovare il suo primo gol in maglia rosanero gli sono serviti circa 30 secondi. “Il mio esordio ufficiale al Barbera? E’ stato importante – dice Sforzini – poi Felici ha messo una gran palla e ho segnato. Il gol è sempre bello e non è mai facile, infatti ne ho sbagliati anche a 2 cm dalla porta. Prima rete in rosanero? Niente succede per caso, io credo molto nel lavoro e nel sacrificio che poi vengono ripagati, ma dietro questo c’è un gran lavoro e la voglia di crederci. Adesso sto bene e mi rendo conto di stare bene anche fisicamente, la testa fa tanto ma deve essere associato ad una buona condizione fisica. Pergolizzi? E’ una persona vera che ci trasmette tanto a livello caratteriale, cosa che i questo campionato è la cosa più importante. E’ un grande lavoratore e mi ha fatto da subito una buona impressione: un buon allenatore incide per il 60%, se fino ad ora stiamo andando così bene è anche merito suo. Qual è la mia idea di calcio? Vincere è l’unica cosa che conta, come scritto nelle maglie della Juventus. Palermo fuori categoria? E’ una squadra dai valori incredibili sia nei grandi che nei giovani. La differenza vera però la fanno i giovani e questo è merito dei dirigenti e dalla società che, in questi mesi, hanno dimostrato la loro competenza. Qui gli under sono di grandissima prospettiva“.

 

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