Contro il Messina un quarto d’ora di sciopero del tifo da parte del gruppo più numeroso della tifoseria organizzata rosanero anche se il resto dello stadio ha cantato. La versione degli ultrà
Domenica prima di Palermo-Messina dai megafoni della curva è stato spiegato il perchè da lì a poco la Curva Nord 12 sarebbe rimasta in silenzio. Poi, il primo quarto d’ora di partita, i tifosi del gruppo organizzato più numeroso rosanero, hanno inscenato uno sciopero del tifo. Il resto dello stadio, per la verità, ha tifato ugualmente. La differenza, però, si è sentita. Soprattutto quando la Curva Nord 12 ha iniziato a cantare. A spiegare il perchè di quello che è accaduto, dopo la rissa fra tifosi rosanero vista a Palmi, è un post su Facebook della stesso Curva Nord 12.
“La nostra coreografia è stata il silenzio nei primi 15 minuti… Abbiamo voluto dare una risposta a tutti quelli che in questa settimana ci hanno tacciato per delinquenti dichiarando apertamente che sarebbe meglio uno stadio senza gli ULTRAS. Come già detto oggi in curva noi siamo i primi ad essere dispiaciuti quando certi episodi succedono perché queste cose non fanno altro che vanificare il nostro lavoro… Sappiamo che non siamo santi, ma neanche delinquenti, non siamo intrattenitori e neanche festaioli… siamo ULTRAS ed il nostro modo di essere ci impone il rispetto di certi valori e di certe regole. Non accettiamo ricatti e non subiamo passivamente le provocazioni.
Noi nasciamo per ristrutturare la CURVA NORD, per unirla e renderla forte, piena di appartenenza, di amore e passione per i nostri colori. Abbiamo la tendenza ad unire non a dividere, vogliamo aggregare, abbiamo sputato sangue in questi anni per farlo. Con il nostro silenzio abbiamo voluto dare un assaggio di ciò che può essere uno stadio senza noi, senza il nostro apporto. Poi invece abbiamo fatto ciò per cui esistiamo, per cui lottiamo e di cui andiamo fieri! Il dodicesimo dagli spalti!“