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Palermo, il pensiero di Kraja e Doda per il terremoto in Albania

doda

I due giocatori rosanero, albanesi di origine, hanno mandato un messaggio alle popolazioni colpite dalle continue scosse che stanno sconvolgendo in questa settimana il paese

Testa e gambe sono concentrate sul campo e sul Palermo. Ma il cuore di Masimiliano Doda ed Erdis Kraja è rivolto alle popolazioni colpite dal terremoto in Albania. I due giocatori di origini albanesi rosanero in queste ore hanno seguito gli aggiornamenti che continuano ad arrivare non solo attraverso siti e telegiornali, ma anche attraverso i contatti che hanno ancora nel loro paese d’origine, da amici a partenti.

Nei minuti successivi alle prime scosse Doda su Instagram ha pubblicato una storia con un messaggio rivolto ai connazionali: “Spero che stiate tutti bene” è stato il primo pensiero inviato a mezzo social del terzino destro del Palermo e della nazionale under 20 che due settimane fa ha giocato con l’Albania a Elbasan, una delle zone in cui si sono avvertite le scosse, in amichevole contro la Croazia. “Siamo un popolo che combatte e non si arrende mai!” ha poi aggiunto Doda prima di completare il post con una richiesta di preghiere per l’Albania.

Sia Kraja che Doda martedì controllavano notizie e aggiornamenti sul cellulare e hanno poi affidato a Repubblica il loro pensiero sia per le vittime che per la gente che in queste ore sta cercando di combattere la paura per le continue scosse di assestamento. “Siamo addolorati – dicono i due giocatori del Palermo – per quello che è successo in Albania, anche a distanza siamo vicini con il cuore a questa gente che sta soffrendo“.

Kraja, nato a Chiari in provincia di Brescia, ha entrambi i genitori albanesi che dagli anni Novanta vivono in Italia. Nonostante sia italiano di nascita è molto legato al paese dei suoi genitori Jetmir e Ilvana. Da piccolo con loro andava spesso in Albania e in una recente intervista a Repubblica ha detto che gli piace “tornare dove ho le mie radici – le sue parole – Mi ritrovo con la cultura e il modo di pensare degli albanesi”.

Sente particolarmente il legame con il suo paese anche Doda che in Albania ha ancora i nonni. Il terzino rosanero undici giorni fa ha compiuto diciannove anni e fra gli auguri che gli sono arrivati ci sono stati anche quelli dei nonni, unici rappresentanti della famiglia a essere rimasti in Albania. Nel suo paese natale, è di Mirdite vicino alla zona dell’epicentro della scossa di ieri pomeriggio, Doda è rimasto fino a nove anni. Sono ancora molto forti le radici che legano la sua famiglia all’Albania. Un legame rafforzato proprio dal mondo del calcio, visto che il padre Alexander giocava difensore centrale nel Kukes, squadra di Kukesi città più al riparo dalle scosse degli ultimi giorni, i suoi zii giocano a calcio e suo fratello Armelo ha cominciato con lui in Albania e oggi è alla Sampdoria.Ho avuto la fortuna di provare l’orgoglio di giocare con la maglia della nazionale dell’Albania – ha detto Doda a Repubblica qualche tempo fa per sottolineare il legame con i colori del suo paese – ho fatto tutta la trafila, dall’under 17 fino all’under 20. Indossare quella maglia è un onore. D’estate quando posso torno in Albania per andare a trovare i nonni e stare un po’ in vacanza. La mia famiglia, a parte i nonni, ormai è tutta a Genova, ma le radici sono e restano lì”.

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