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Di Piazza e il Palermo sognano un “Barbera” senza barriere

Il vicepresidente, che domenica sera ha portato la squadra a cena per festeggiare la vittoria nel derby, ha detto la sua sui progetti rosanero di uno stadio a misura di famiglie

Aveva un tabù da sfatare il vicepresidente del Palermo Tony Di Piazza. La sua prima volta allo stadio “Barbera” era coincisa con una sconfitta dei rosanero contro il Savoia, domenica contro il Messina ha cancellato quel dato statistico assistendo alla vittoria nel derby contro il Messina. Poi, dopo la partita, ha invitato tutta la squadra, dirigenti e impiegati compresi, a cena a Sanlorenzo Mercato.

L’atmosfera nel derby contro l’FC Messina – ha detto Di Piazza a Trm – è stata da Serie A: questa è Palermo. Il pubblico è da prima fascia del calcio e cercheremo di riportarlo dove merita. Vogliamo portare avanti il nostro progetto triennale. Speriamo di andare in B al termine del progetto. Le potenzialità finanziarie ci sono, ora pensiamo solo a supportare la squadra”. Fra i progetti del Palermo restano in primo piano l’ammodernamento dello stadio e la realizzazione del centro sportivo. “I passi sono troppo lenti – ha detto Di Piazza – il sistema italiano è questo. Ci stiamo lavorando, ma ora le istituzioni hanno altre priorità. Sogno uno stadio senza barriere e assistere alla partita sia un’esperienza a misura di famiglie con bambini al seguito. Il calcio deve unire, non dividere. Anche il centro sportivo è una delle nostre priorità, stiamo cercando il luogo. Speriamo di farlo al più presto”.

A proposito dello stadio senza barriere, il Palermo sulla sua pagina facebook ha rilanciato l’idea postando una foto in cui si vede la squadra esultare in occasione del primo gol di Sforzini davanti ai baby rosanero classe 2008 delle giovanili che festeggiano attaccati al vetro che divide gli spalti dal campo. “L’esultanza di quei bambini – scrive il club – i nostri piccoli 2008 delle giovanili del Palermo, è la stessa delle centinaia di piccoli studenti che hanno riempito la gradinata di cori e sorrisi, grazie al progetto Kick Off in collaborazione con la Regione Sicilia e l’Ufficio Scolastico Regionale. In quegli occhi c’è il senso più ampio di un obiettivo da raggiungere insieme. Che non è solo e semplicemente vincere un campionato, ma seminare appartenenza e costruire insieme un futuro migliore per il calcio a Palermo. Per questo, con il benestare di Comune e autorità competenti, abbatteremo quelle barriere che materialmente e simbolicamente separano i bambini dai giocatori e il tifo più sano della nostra città dalla nostra squadra”.

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