L’attaccante rosanero non gioca dal 19 gennaio, non segna dal 15 dicembre e su azione dal 3 novembre. Domenica contro il Nola il bomber aspira a una maglia da titolare
Metà stagione da trascinatore e l’altra metà fuori dalla luce dei riflettori. È un campionato in chiaro scuro quella di Giovanni Ricciardo, nove gol alla fine del girone d’andata e fuori dai giochi per infortunio dal decimo minuto del primo tempo della partita contro il Roccella dello scorso 19 gennaio. Quella è stata l’ultima volta che l’attaccante del Palermo ha indossato la maglia rosanero. Bisogna andare molto più indietro, invece, per risalire all’ultima volta che il bomber ha festeggiato una rete: era il 15 dicembre e il suo, su calcio di rigore, fu il gol decisivo nella vittoria per 1-0 sul campo del Castrovillari. E ancora prima per trovare l’ultimo gol su azione, il 3 novembre, giorno della sua doppietta contro il Corigliano.
Fino alla fine del girone d’andata il cammino di Ricciardo era in linea con le aspettative non solo dei tifosi, ma anche quelle dello stesso giocatore che nella stagione scorsa ha contribuito in modo decisivo alla promozione del Cesena con 20 gol in campionato. L’errore dal dischetto contro il Troina, nell’ultima partita del girone d’andata il 22 dicembre, ha inceppato qualcosa nelle sicurezze del giocatore. Poi l’infortunio muscolare lo ha definitivamente fatto fuori: dopo tre giornate di prognosi, Ricciardo è tornato disponibile da due partite, ma fra precauzioni per il post infortunio e scelte tecniche, non ha giocato nemmeno un minuto. Il Palermo, però, ha bisogno anche dei suoi gol visto che rimane il capocannoniere della squadra con 9 reti, davanti a Sforzini che ha raggiunto quota 5. Quello del Palermo è il secondo miglior attacco del campionato con 43 gol, uno in meno di quelli segnati dall’Acireale. Nell’economia delle reti rosanero sono 28 quelle realizzate dagli attaccanti, 14 invece quelle segnate dagli altri giocatori della rosa.
Prima della partita di Licata le rotazioni e l’abbondanza in attacco, con sette uomini per le tre maglie del tridente rosanero, sembrava un’arma in più per Pergolizzi e un modo per fare rientrare in condizione Ricciardo con serenità senza affrettare i tempi. La concorrenza, invece, in questo momento sembra un ostacolo per l’attaccante che nelle ultime due partite si è solo riscaldato senza scendere in campo. Sia contro il Biancavilla che contro il Licata l’attaccante in panchina al quale si è rivolto Pergolizzi è stato Lucca: un po’ a sorpresa in occasione della partita contro gli etnei, meno per il rendimento avuto nella parta precedente dall’ex torinista. L’allenatore del Palermo ha spiegato che nelle prossime partite servirà l’apporto di tutti, Ricciardo aspetta la sua occasione per riprendersi il Palermo, tagliare il traguardo della doppia cifra e rimettere i tasselli della sua esperienza in rosanero tutti al proprio posto.
Anche nella stagione scorsa Ricciardo si prese una pausa dal gol. L’attaccante rimase a secco dal 13 febbraio al 28 aprile, penultima giornata di campionato in cui si sbloccò di botto realizzando quattro gol in novanta minuti. Una giornata che ricorderà con piacere perché il bomber rientrava dopo tre turni di squalifica e la voglia di spaccare il mondo fu determinante nel suo ritorno al gol. Proprio quello che si aspetta Pergolizzi da chi, fino al termine del girone d’andata, era praticamente l’unico attaccante di ruolo del Palermo e adesso deve fare i conti con la concorrenza.
