L’allenatore rosanero sceglie il solito sistema di gioco e nel ballottaggio fra prime punte decide di mandare in campo l’ex cesenate. Maglie praticamente già assegnate negli altri ruoli

A caccia di certezze. Il Palermo di Rosario Pergolizzi vuole ripartire dopo la sconfitta in trasferta contro il Licata dai suoi punti fermi. Per questo oggi pomeriggio alle 15 al “Barbera” contro il Nola i rosanero ripartiranno dal 4-3-3 e da uno fra Ricciardo e Sforzini in attacco. Ingranaggi rodati che, al di là delle motivazioni fisiche e tecniche che hanno spinto Pergolizzi a rinunciare alla prima punta a Licata, costituiscono la base sulla quale il Palermo ha costruito il suo vantaggio di sette punti in classifica sul Savoia che oggi ospita il Corigliano.

Oltre al tema delle certezze, un altro degli argomenti che ricorrono a nove giornate della fine e a due dallo scontro diretto sul campo del Savoia, è “atteggiamento”. Sembra quasi che più che preparare la partita contro il Nola, che nel girone di ritorno ha tenuto il passo della capolista, facendo un solo punto in meno rispetto al Palermo nelle ultime dieci partite, Pergolizzi debba più preoccuparsi dell’aspetto mentale che dei rischi che arrivano dagli avversari. Per battere il Nola, oltre al 4-3-3 con Ricciardo favorito su Sforzini, Pergolizzi si affiderà a Floriano e Felici in attacco, mentre restano aperti due ballottaggi sulla fascia sinistra e in cabina di regia. A contendersi le maglie ancora da assegnare Crivello e Vaccaro a sinistra nel ruolo di terzino, con il primo che giocherà al centro con Lancini se il compagno sarà in grado di giocare, diversamente spazio a Peretti in mezzo con palermitano a sinistra; poi Martin con Mauri con il francese favorito. Per il resto, a completare la squadra davanti a Pelagotti ci saranno a destra Doda e a centrocampo Martinelli e Langella.