Giocò due campionati con i rosanero e poi arrivò in serie A prima con il Catanzaro, dopo con la Pistoiese e, infine, con l’Avellino
A Palermo c’era arrivato dopo essersi messo in mostra nelle categorie inferiori ed ha continuato a fare così bene che si è guadagnato la serie A, assaporata con Catanzaro, Pistoiese ed Avellino.
E’ Vito Chimenti, attaccante del Palermo dal 1977 al 1979, sempre in serie B, nato il 9 dicembre 1953 e che con i rosa ha ottenuto buoni risultati, sfiorando in una occasione la promozione in A e perdendo la finale di Coppa Italia nella seconda stagione.
Nel 1977-78 trova il gol solo alla quinta giornata, contro il Brescia, e fino alla decima non segnò più. Poi, però, si scatena, chiudendo il campionato con 16 reti e con il Palermo che si ferma a pochi punti dalla promozione in A. La stagione successiva è sempre tra i protagonisti. In campionato i rosanero fanno leggermente peggio, con Chimenti che segna 13 gol In compenso, però, arrivano in finale di Coppa Italia contro la Juventus e Chimenti porta avanti il Palermo dopo un solo minuto. L’allenatore Veneranda lo sostituisce dopo pochi minuti nella ripresa ed il sogno svanisce a 7 minuti dal 90 quando la Juve pareggia con Brio. Poi, ai supplementari, è decisivo il gol di Causio a 3′ dalla fine.
Terminata quell’esperienza al Palermo (87 presenze e 32 gol complessivi) passa al Catanzaro in A e poi alla Pistoiese dove stabilisce il suo record di gol in massima serie: 9, per chiudere con Avellino e, infine, Taranto.