Il portiere che militò in rosanero per tre stagioni legge per noi il momento del club: ‘Una società che programma è una buona notizia’
Giocatore del Palermo dal 2006 al 2009, Alberto “Jimmy” Fontana è molto legato ai colori rosanero. Intervistato in esclusiva dai microfoni di Calciorosanero, l’ex portiere anche di Bari, Inter e Napoli ha così parlato del suo passato in rosanero:
«Io e mia moglie ci siamo trovati subito bene nel quotidiano. Facevo parte di un gruppo con dei punti di riferimento e con giocatori di grande personalità: Corini, Tedesco. È stato tutto molto facile. Quando entri in un meccanismo che funziona il passaggio è molto indolore. Quel gruppo era importante. La società aveva programmato molto bene ed ogni anno aggiungeva un tassello. Foschi fu bravissimo a costruire quella squadra».
Anche questo Palermo ha avviato un nuovo progetto…
«Quando una società programma il futuro significa che le intenzioni sono quelle giuste. Vincere non è mai facile e, poi, quest’anno il salto dalla D alla C è stato grande perché il girone C è quello più difficile ed equilibrato. La società deve consolidare la categoria in maniera netta, per poi programmare. L’avvio non è stato facile, ma tutti si sono “calati” nella nuova categoria. La Ternata e il Bari stanno facendo bene, il Bari in particolare è la stragrande favorita, ma nulla è scontato».
Da ex portiere, qual è il suo giudizio su Pelagotti?
«Secondo me è un acqusto per il futuro, perché lo scorso anno con la serie D non c’entrava niente. E poi ricordiamoci che il portiere che non prende gol non esiste, non è stato ancora inventato».
Lei ha anche militato nel Bari e l’ultima partita dell’anno al Barbera sarà proprio Palermo-Bari. Come giudica i pugliesi?
«Il Bari è il grande favorito perché ha una rosa incredibile con un potenziale da categoria superiore e con una società importante alle spalle. Ma questo non basta perché poi c’è il campo. Quando giochi contro il Bari si hanno delle motivazioni maggiori».