Domiciliari per il giocatore palermitano che giocò in più riprese con i rosanero negli anni novanta e duemila. La vicenda è relativa ad una panetteria, che il calciatore gestiva
Tanino Vasari è stato arrestato per bancarotta fraudolenta. L’ex stella del calcio del Palermo è stata sottoposta alla misura cautelare dei domiciliari in esecuzione di un’ordinanza per l’applicazione della misura cautelare emessa dal gip del tribunale di Palermo a fine dicembre scorso.
L’attività d’indagine, svolta dalla sezione di polizia giudiziaria dei carabinieri su delega della Procura, si è concentrata sulla società “Pane, pizza e… srl” attraverso la quale gestiva un panificio chiuso a giugno. Per lo stesso reato sono stati indagati e denunciati anche il fratello e le figlie di Vasari.
L’avvocato Jimmy D’Azzò ha presentato istanza per la revoca della misura cautelare e a La Repubblica di Palermo ha affermato: “E’ il frutto della crisi economica. Vasari al momento ha ripianato tutti i debiti con i fornitori e ha consegnato tutti gli strumenti di lavoro al curatore fallimentare. Ha solo debiti con il fisco, ma anche questi verranno ripianati. Purtroppo la crisi economica ha falcidiato tante imprese e società. Vasari ha solo cercato di salvare la società nella quale lavoravano tutti i familiari”.
Vasari giocò nel “Palermo dei picciotti” dal 1995 al 1997 con mister Arcoleo alla guida, per poi ritornare sempre in serie B nel 2003-2004.