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Boscaglia, da “top player” del Palermo al fallimento

Il tecnico di Gela non ha mai fatto così male nella sua carriera da tecnico. Il campionato al vertice è stato un miraggio nei mesi in rosanero

In estate la piazza di Palermo richiedeva il grande nome in attacco. Un top player per la categoria che potesse spingere i rosanero a lottare sin dalle prime battute per la promozione in serie B.  L’attaccante non è arrivato. In estate, però, il “top player” il Palermo l’aveva scelto in panchina, Roberto Boscaglia. Il contratto di due anni per un allenatore al vertice ha influito molto anche nell’organizzazione del club, alle prese con una forte crisi economica nonostante l’appena secondo anno di esistenza.

Una scelta di Boscaglia sposata da tutto il popolo rosanero. La sua storia e la sua carriera sembravano convincere proprio tutti. Boscaglia in serie C è un vincente”. Una frase, una ricetta, mai viste, però, a Palermo, dove il tecnico è stato alle prese con la peggiore stagione in carriera. Mai Boscaglia, infatti, aveva fatto così male e l’esonero è stata la logica conseguenza di mesi difficili per i rosanero, che mai si sono avvicinati ad essere una squadra al vertice del campionato di serie B.

Trentatré sono stati i punti conquistati in ventisei giornate, per una media di 1,27 a partita: la peggiore in assoluto da quando Boscaglia allena tra i professionisti. L’allenatore di Gela nelle sue avventure con Trapani e Virtus Entella, dove ha centrato la promozione in serie B, si era, inoltre, sempre affidato ai suoi uomini. Pochi giocatori a rotazione tra i titolari, con uno schieramento tipo ben identificato. A Palermo Boscaglia ha cambiato tanto: mai una formazione uguale. Sintomo di un equilibrio mai trovato in sei mesi di guida tecnica.

Ad agosto Roberto Boscaglia scommise sul Palermo. Il tecnico aveva ancora altri anni di contratto con la Virtus Entella. Il richiamo di allenare la formazione più blasonata del territorio siciliano era troppo allettante. Una scommessa, che, però, oggi Boscaglia ed il Palermo hanno perso, con il fallimento di un percorso di un amore mai nato.

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