I rosanero speravano di proseguire la serie positiva ed il primo tempo aveva lasciato buone sensazioni. Poi, però, il crollo
Un brutto risveglio per il Palermo. I rosanero sono stati ridimensionati dalla Juve Stabia, capace di segnare 4 gol e di mettere a nudo tutti i difetti di questa squadra. Almeno quelli in fase difensiva, peraltro gli stessi che si verificano sotto la gestione di Roberto Boscaglia.
Al Palermo certamente non può essere rimproverato il mancato o scarso impegno. La squadra ha lottato, ha creato tanto, ma, ancora una volta, non è riuscita a finalizzare le occasioni. E poi, il taso dolente, ha avuto un passaggio a vuoto che l’ha vista sprofondare, in pochi minuti, dall’1-1 all’ 1-4 chiudendo, di fatto, la contesa.
Errori di posizionamento ed individuali sono alla base di questo nuovo ko, una sconfitta che da un lato non fa male tanto quanto altre, ma dall’altro ne fa di più. Fa meno male, perché i rosanero hanno giocato il loro calcio, arrivando spesso a mettere un compagno in grado di calciare verso lo specchio della porta. Dall’altro fa più male perché, se anche quando giochi una buona partita perdi, incassando pure quattro reti, allora, di fondo, ci sono dei problemi evidentemente difficili da risolvere dall’oggi al domani. E Giacomo Filippi è l’allenatore da una settimana, un lasso di tempo nel quale non è possibile attuare le rivoluzioni, anche se i cambiamenti ci sono comunque stati.