L’ex ds ha lavorato sia in Puglia che in Sicilia e ritiene che questo torneo sia in linea con ‘questo assurdo periodo storico’
Palermo e Bari in C nello stesso anno. E per di più senza lottare per la promozione diretta. Giorgio Perinetti, storico ex direttore sportivo sia dei rosanero che dei pugliesi, è incredulo e ritiene che questo torneo, in questo particolare momento storico, con il Coronavirus che la fa da padrone e con le partite che vengono disputate senza spettatori sugli spalti, sia qualcosa di anomalo.
‘La sensazione è di vivere qualcosa di anomalo, un po’ in linea con questo assurdo periodo storico – ha spiegato Perinetti alla Gazzetta del Mezzogiorno -. Due tra le principali città del Meridione contemporaneamente in serie C danno l’idea di quale patrimonio di passione perda il calcio italiano d’alto livello. Peraltro, stupisce ancor di più che non si tratti di un match decisivo per la promozione. Entrambi i club sono passati da drammatiche vicende societarie: sono in fase di rilancio, la speranza è rivederli quanto prima in ben altri palcoscenici. Ho avuto la fortuna di lavorare in entrambe le piazze in serie A e di vedere gremiti il San Nicola ed il Barbera: quella è la dimensione naturale di Bari e Palermo».