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Salvo Ficarra e i giocatori del Palermo con i piccoli pazienti oncologici

Allo stadio Barbera il convegno “Ritorniamo a giocare. Reinserimento sociale attraverso il gioco e lo sport”. Presentati i risultati del progetto 2021 che ha coinvolto 55 bambini con le famiglie

RITORNIAMO A GIOCARE, il progetto della SAMOT dedicato ai piccoli pazienti oncologici ha aiutato lo scorso anno 55 bambini oltre alle loro famiglie. Promosso dalla SAMOT in collaborazione con il Centro nazionale sportivo Libertas, con il supporto del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, avviso 1/2020, è stato rifinanziato per il 2022. Ed è nata una vera e propria rete con enti del territorio: dal Palermo F.C. al SiMuA (Sistema Museale di Ateneo con Orto Botanico e Museo Gemmellaro); Virgin Active Italia, PalermoFavorita, il Teatro Massimo. Ogni struttura ospiterà i bambini per visite e attività, ma sono previsti anche laboratori didattici, gruppi Scout, escursioni all’aria aperta: tutto per coinvolgere i piccoli pazienti nella convinzione che gioco e sport siano indispensabili per il recupero sociale e fisico.

 I primi a dare il loro contributo sono stati gli attori Ficarra e Picone, da sempre vicini alla SAMOT, e il Palermo F.C.:  ieri pomeriggio Salvo Ficarra e alcuni giocatori – Matteo Brunori, Andrea Accardi, Andrea Silipo e Alberto Pelagotti – hanno incontrato i bambini, giocato, firmato i palloni, visitato il museo interattivo dello Stadio, posato per la foto ricordo, nel corso dell’evento “Facciamo squadra” organizzato dalla Samot.

Io mi sento sempre un po’ bambino quando faccio i miei film, le risate dei più piccoli vengono dalla pancia, sono spontanee. Samot è un’associazione seria che da anni lavora con i bambini malati, è giusto mettere il nostro nome e la nostra faccia sul loro progetto” interviene Salvo Ficarra. “Regalare un sorriso a questi bambini è stato bellissimo” dice Alberto Pelagotti. “Renderli felici: mi verrebbe voglia di abbracciarli ad uno ad uno. Tutti noi da bambini volevamo diventare calciatori: è giusto e bello che seguano i loro sogni” ripete Matteo Brunori.

 Un bimbo malato non è per forza un bimbo triste, ma spesso è molto solo. Il suo bisogno di correre, scherzare, giocare, dare un calcio ad un pallone, magari provare un piroetta, e perché no … litigare, gridare, ridere, spesso si scontra con inevitabili paure per ogni contatto esterno. Situazione che il Covid ha necessariamente reso ancora più pesante, rendendo difficilissimo, a tratti impossibile, l’accesso degli operatori ai reparti ospedalieri; sono state così privilegiate attività domiciliari, in modo tale da garantire il più possibile la salute dei bambini e favorire la tranquillità dei genitori.

In Italia ogni anno si ammalano di tumore o leucemia oltre 1500 bambini e oltre 900 adolescenti, più di 44 mila persone (in media, trentenni) hanno avuto un tumore da bambini. Grazie ai progressi degli ultimi decenni, circa l’80 per cento dei malati guarisce e ritorna alla vita normale. In Sicilia il trend dei dati è in linea con quello nazionale con 150 nuovi casi di tumori in età pediatrica registrati in tutta l’isola. Di questi circa l’80 per cento sono curati dalle strutture di riferimento regionali, il 20 per cento in altre città italiane (soprattutto Firenze, Roma, Milano). Due sono le strutture ospedaliere siciliane per la cura dei bambini con malattia oncologica: il Centro di ematologia ed oncologia pediatrica dell’azienda Policlinico Vittorio Emanuele di Catania e l’Unità operativa di oncoematologia pediatrica dell’A.R.N.A.S. Ospedali Civico Di Cristina Benfratelli di Palermo, con cui da anni SAMOT collabora per la presa in carico dei piccoli pazienti oncologici in cure palliative domiciliari. In questo ambito è nato RITORNIAMO A GIOCARE nel 2021 ha coinvolto 55 bambini (tra 7 e 18 anni) in attività sportive, arte e musicoterapia, pet-therapy, con il supporto e il monitoraggio continuo di educatori e psicologi. Ed è stata sempre Samot ad entrare in rapporto con le famiglie, chiamate ad un coinvolgimento in prima persona nelle attività. Il Covid ha reso tutto più difficile: sono stati privilegiati rapporti diretti tra operatore e bambino, e diminuite sensibilmente le attività di gruppo, all’aria aperta, che invece ritornano nel 2022. “Il nostro progetto ha come obiettivo il reinserimento dei bambini nella vita quotidiana attraverso il gioco e lo sport – dice Tania Piccione, coordinatrice per progetto Samot -; durante questo secondo anno organizzeremo attività soprattutto all’aperto e nella natura. La pandemia non ha di certo facilitato i rapporti e i bambini hanno bisogno di stare insieme, in gruppo, per dar loro un’idea di connessione con l’ambiente di vita”. Per Mario Lupo, presidente della Samot da oltre vent’anni, “oggi puntiamo la nostra attenzione sui bambini: è una bellissima esperienza per chi può dedicare il suo tempo a queste famiglie, offrendo un supporto anche psicologico”. Andrea Pantano del Centro nazionale Sportivo Libertas, è convinto che “lo sport sia fondamentale per tutti, per anziani, malati e bambini lo è ancora di più. Perché forma il carattere, il fisico e la mente”.

Domenica, infine, alcuni bimbi con le loro famiglie e gli operatori sanitari potranno sedere in tribuna per la partita Palermo-Picerno; e a metà giugno lo stadio li accoglierà per un’intera giornata sul campo in erba.

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