Cosa aspettarsi dall’estate palermitana
L’euforia che si respira nella Palermo del calcio è ai massimi livelli. Un sentimento che risveglia dolcissimi ricordi legati a tanti anni fa: è indubbio che la cavalcata compiuta da mister Baldini e i suoi ragazzi ha risvegliato un entusiasmo sopito da tempo e dato una boccata d’ossigeno di cui la città necessitava dopo aver subito l’umiliazione del fallimento ed essere ripartita, a testa alta, dalla serie D.
Il Cfg non demolisce i club che acquista, piuttosto li ristruttura dall’interno, importando il proprio know-how e avviando una trasformazione del pensiero – di stampo manageriale e culturale – prima ancora che tecnica e di mercato; in questo senso sono rivelatrici le parole una volta da Ferran Soriano, l’amministratore delegato della holding: «Il calcio è il nostro business, è ciò che facciamo, quindi la nostra rete di club permette di crescere dal punto di vista tecnico, di sviluppare giocatori di alto livello che permettono al gruppo di essere finanziariamente sostenibile». In questo senso arrivano le riconferme del direttore sportivo Renzo Castagnini e dell’allenatore Silvio Baldini, consapevoli però che la squadra e la società dovranno acquisire un nuovo metodo. Lo scrive Il Giornale di Sicilia.