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Palermo, con Corini si cambia. Magari non subito, ma il tempo non è tantissimo

Ecco come potrebbe giocare la squadra con l’arrivo del tecnico che ha già guidato i rosanero per sette partite nel campionato 2016/2017

Eugenio Corini trova una squadra che stava per essere ultimata per andare in campo con il 4-2-3-1. Con questo sistema di gioco l’ex Silvio Baldini aveva vinto i playoff e si apprestava a ricominciare la stagione fino a quando ha deciso che non era più il caso di continuare la sua esperienza in rosanero e si è dimesso. Adesso Corini si ritrova con un gruppo, per bocca dell’allenatore ad interim Stefano Di Benedetto, disponibile e pronto a mettersi agli ordini del nuovo allenatore, ma forgiato per un sistema di gioco che il nuovo allenatore lentamente cercherà di cambiare. La questione tempo sarà fondamentale: verò è che il campionato comincia sabato alle 20,45 contro il Perugia, ma lo è altrettanto che non si può cambiare sistema di gioco e giocatori in pochi allenamenti e sperare di non avere effetti collaterali.

Corini ha già preso contatto con il suo nuovo gruppo attraverso la televisione: sabato sera ha visto la partita di Coppa Italia che i rosanero hanno perso 3-0 sul campo del Torino. Non tutto per il nuovo allenatore è da buttare, ma c’è parecchio lavoro da fare. A cominciare dalla sostituzione del perno della vecchia gestione Ciccio De Rose che è a un passo dal diventare un nuovo giocatore del Cesena. Contro il Perugia, che continua a chiedere Luperini, è possibile che Corini riparta da quello che la squadra sa fare già: il 4-2-3-1. Poi di allenamento in allenamento si cercherà di arrivare al 4-3-3 passando per piccole modifiche che per forza di cose il mercato dovrà agevolare. Non è da escludere che lungo la strada i rosanero possano anche indossare il 4-3-1-2.

Al Palermo servono comunque rinforzi. Per la trasformazione dal sistema di gioco con due mediani a quella con un regista e due mezzali dovrà arrivare per forza qualcosa dal mercato. Dato per assodato che già si cercava di puntellare la difesa con gente d’esperienza, dovranno arrivare giocatori per il nuovo modulo sia dal punto di vista numerico che sotto il profilo delle caratteristiche giuste a centrocampo. In attacco bisognerà valutare attentamente gli uomini a disposizione e decidere il da farsi. Insomma si dovrà operare sul mercato. Ed è qui che il tempo inizia a diventare poco visto che le trattative si chiuderanno fra poco più di tre settimane. Adesso è il momento per la nuova proprietà di dimostrare di che cosa è capace.

 

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