Ieri la consegna del riconoscimento al bomber capocannoniere della serie C. L’ex centrocampista: “Ruolo importante, l’associazione è sempre stata un punto di riferimento”
L’Associazione Italiana Calciatori è arrivata ieri a Palermo per incontrare la squadra rosanero nell’ambito delle riunioni che l’Aic sta tenendo in tutte le sedi dei ritiri di tutte le squadre professionistiche maschili e femminili. Gli incontri hanno lo scopo di informare i tesserati su vari argomenti legati alla loro professione come i fondi di fine carriera, licenze nazionali, previdenza, riforma campionati, accordi collettivi e minimi contrattuali solo per citare alcuni degli argomenti. All’incontro di Palermo per l’Aic hanno partecipato il vicepresidente Danilo Coppola e gli ex centrocampisti Davide Biondini e Matteo Brighi. I tre sindacalisti hanno approfittato dell’occasione per premiare il bomber Matteo Brunori per il titolo di capocannoniere conquistato in B con 25 gol realizzati durante la stagione regolare.
L’Aic in questi giorni ha anche promosso alcuni ex calciatori al ruolo di Inviati Aic: un modo per farli diventare un riferimento per gli atleti di oggi e per raccontare le emozioni che hanno vissuto in campo da calciatori professionisti. In tutte le gare della Serie B un ex calciatore avrà modo di rivivere e ripercorrere le sue esperienze di atleta seguendo la partita, il pre-gara e il post-gara, incontrando i calciatori delle due squadre.
A Palermo è toccato a Maurizio Ciaramitaro, ex centrocampista rosanero che ha indossato la maglia del club di viale del Fante iniziando dal settore giovanile fino ad arrivare alla prima squadra. Ciaramitaro, fra le altre squadre in ci ha militato, ha giocato anche a Trapani, Modena, Livorno, Parma e Cesena. “Il sogno che tutti noi palermitani abbiamo fin da bambini è quello di indossare la maglia del Palermo – ha detto al sito dell’Assocalciatori Ciaramitaro – Ce l’abbiamo nel sangue, facciamo di tutto per riuscire ad arrivarci. Per uno come me che dai 10 ai 30 anni è stato legato a questa maglia è una cosa davvero emozionante e difficile da spiegare con le parole”.
Il calcio, il mio mondo
“Il calcio mi ha dato tanto, mi ha fatto conoscere persone vere come per esempio il Presidente Morace, mancato da poco, che ho incontrato alla fine della mia carriera.
Nel corso della carriera ci sono stati alti e bassi ma ho ricevuto tantissimo anche sotto l’aspetto umano. Fin da bambino provi ad immaginare che lavoro vorresti fare da grande, un sogno che sono riuscito a realizzare. Il calcio mi ha dato tutto”.
Il progetto “Inviato AIC in campo”
“Penso che sia davvero importante. Quanto io ero in attività l’AIC è sempre stata un riferimento a cui qualche consiglio o aiutarci a risolvere qualche problema. Tanti di noi erano giovani, avevamo pochi elementi per cavarcela da soli. Per i ragazzi oggi è una gran bella cosa avere delle persone di riferimento a cui potersi appoggiare anche il giorno della partita”.
Il campionato di Serie B
“La Serie B, lo sappiamo, è sempre imprevedibile. E’ una “A2” vista la presenza di squadre come Palermo, Cagliari, Bari, Genoa e altre “big”. Sono sicuro, però, che alla fine una sorpresa ci sarà, come è accaduto lo scorso anno.
La squadra che meno ti aspetti, magari, farà un campionato sorprendente”.
