L’ex attaccante aveva chiesto la casacca rosanero dell’esordio con gol di Salvatore contro il Perugia, ma l’autore della rete del 2-0 al debutto se l’era tenuta: “Gliene darò un’altra” era stata la promessa

Alla fine Firmino Elia ci è riuscito: finalmente ha una maglia del Palermo con il suo cognome. E poco importa che quel cognome sulle spalle della casacca rosanero numero 77 non sia proprio il suo, ma quello di suo figlio Salvatore. Quello che conta è che la maglia del Palermo sia arrivata a destinazione. Elia padre da calciatore ha giocato sempre in Serie C: di campionati ne ha vinti diversi, ma poi la sua squadra andava in B e lui ripartiva dal punto di partenza in C pronto a vincere un altro campionato.

“Sono emozionato al solo pensiero che mio figlio possa vestire la maglia del Palermo – aveva detto Firmino Elia questa estate intervistato da Repubblica – Da sempre ho un desiderio: vedere il nome Elia sulla maglia rosanero, perché ai miei tempi, in serie C, dietro la maglia c’era solo un numero e in B con il Palermo non ho mai potuto giocare, nonostante quella promozione me la fossi guadagnata sul campo”.

Quando poi Salvatore è arrivato a Palermo la maglia papà Firmino gliel’ha chiesta subito. Ma per il neorosanero la prima maglia era da conservare gelosamente: gol all’esordio nella stessa porta in cui suo padre aveva realizzato il suo ultimo gol in rosanero. “Mio padre mi aveva chiesto la maglia del gol all’esordio – ha detto Salvatore dopo la vittoria 2-0 contro il Perugia firmata da Brunori e dal suo gol – ma era così importante per me che me la sono tenuta. Magari nei prossimi giorni gliene regalerò un’altra”.

Una promessa, quella di Salvatore, che il giocatore del Palermo ha mantenuto proprio in questi giorni: la maglia rosanero è arrivata a destinazione. Per Firmino desidero esaudito.