L’allenatore rosanero alla vigilia della partita ha parlato dell’infortunio di Elia, del vertice con la proprietà e degli accorgimenti per tirare fuori la squadra dalla zona retrocessione
“Dispiace per Elia, un ragazzo di 23 anni che stava facendo molto bene, che ha provato con tutte le energie a capire con esami strumentali se poteva risolvere il suo problema con una terapia conservativa e contuniare, ma purtroppo non è stato possibile”. Così l’allenatore del Palermo Eugenio Corini a proposito dell’infortunio al legamento crociato e a quello collaterale del ginocchio destro di Salvatore Elia che costringerà il giocatore a finire sotto i ferri e a saltare non solo la partita di domani alle 14 a Modena, ma anche il resto del campionato.
“Elia ha un carattere forte e saprà reagire – ha continuato Corini – Sarà difficile averlo con noi in stagione, la sua importanza tattica era evidente, visto che ha giocato titolare per tutte le partite. Abbiamo risorse per sostituirlo e per non fare perdere alla squadra qualitativamente e quantitivamante il livello delle prestazioni”.
In settimana a Palermo è arrivato per incontrare la squadra Brian Marwood, responsabile dell’intero settore tecnico e sportivo del City Football Group. “Qella della proprietà è una visita ciclica – ha detto Corini – abbiamo avuto un confronto diretto con lui, in passato con Diego Gigliani (amministratore delegato del club, ndr) e anche con la direzione tecnica presente in Italia. Abbiamo lavorato su tanti aspetti, ci siamo confrontati sulla tipologia di lavoro che sviluppiamo, sull’analisi delle partite che abbiamo affrontato, sulla visione che ho io e che hanno loro. E’ stato molto importante questo confronto e c’è consapevolezza delle cose su cui lavoriamo, c’è la volontà di uscire da una situazione di risultati non positivi che stiamo affrontanto in questo ultimo periodo. Quando dico che vedo miglioramenti lo faccio su dati oggettivi. Se non avessimo pareggiato contro Pisa e Cittadella i passi avanti sarebbero stati evidenti, se avessimo segnato allo scadere sarebbe stato messo in evidenza il carattere della squadra, invece fai 0-0 e deludi”.
Domani a Modena ci saranno oltre 1.500 tifosi “e per noi è una sofferenza non riuscire a dare risultati positivi alla nostra tifoseria in questo periodo – ha detto Corini – l’attaccamento che dimostrano i tifosi c’è sempre e comunque, devono sapere che da parte mia c’la è volontà di dare sempre grandi soddisfazioni, non siamo felici, dobbiamo reagire a queste situazioni e sapere che ad oggi l’obiettivo della squadra non è rispettato perchè siamo in zona retrocessione. Ma sappiamo dove arrivare e come arrivarci”.
A proposito del Modena, infine, Corini ha provato a mettere in guardia i suoi su determinate caratteristiche. “E’ una squadra che ha qualità – ha detto – si è giocata la promozione fino all’ultimo con la Reggiana, gioca con tre giocatori offensivi come ha sempre fatto Tesser, ha un potenziale d’attacco importante e hanno giocatori con diverse caratteristiche e qualità in grado di fare male. E sono pericolosi sulle palle inattive come con il Como che hanno fatto tutti e cinque gol sugli sviluppi di palle inattive. Abbiamo individuato situazioni da da cui potremmo trarre vantaggio per portare a casa la partita”.
