I rosanero hanno subito per la quinta volta in questa stagione tre gol, tutti frutto di errori di reparto evitabili. Non è bastata la doppietta di Brunori che, allo scadere, ha sbagliato dal dischetto
Poteva finire diversamente, se Brunori non si fosse lasciato ipnotizzare da Marson quasi allo scadere: un errore dal dischetto che ha negato al Palermo un punto che probabilmente sarebbe stato meritato e allo stesso Brunori la gioia della prima tripletta in Serie B.
Invece, da Cosenza il Palermo è tornato con un pugno di mosche in mano. I progressi fatti registrare nelle ultime giornate (tre partite senza subire gol), il Calabria sono svaniti. La squadra di casa ha cercato di allungare i rosanero prendendoli di infilata e così sono arrivati due dei tre gol, quello dell’1-1 di Florenzi (solo in area di rigore) e quello del 3-2 di Larrivey (con Mateju tagliato fuori da un pallone messo in verticale). L’altra rete, quella del sorpasso, è stata più casuale, ma con un po’ di attenzione in più, poteva essere evitata.
Insomma, a condannare il Palermo a Cosenza è stata la fase difensiva, da film horror, perché stavolta la squadra ha saputo creare abbastanza. Il rammarico è doppio: non solo il rigore fallito da Brunori allo scadere, ma anche il gol prese nel recupero del primo tempo che ha rimesso in pista i padroni di casa, invertendo l’inerzia del match.