Il terzino sinistro rosanero ha parlato del momento che sta vivendo la squadra e del prossimo impegno. E a proposito di obiettivi anche lui come Corini preferisce tenere i piedi per terra
“Stiamo attraversando un bel momento. Noi la classifica non la guardiamo, ma guardiamo quello che ci aspetta la settimana dopo. In questo caso guardiamo la trasferta di Genova dove troveremo una squadra seconda in classifica”. Così Marco Sala ai microfoni di Mediagol ha parlato del sesto posto in classifica dei rosanero. “Adesso dobbiamo pensare solo al Genoa – ha detto Sala – man mano vedremo dove possiamo arrivare. Il nostro obiettivo rimane quello di mantenere la categoria e finché non raggiungeremo la quota salvezza non penseremo ad altro”.
Nella sua intervista Sala ha toccato vari argomenti, fra cui anche la sua timidezza sottoporta. “Una cosa su cui devo migliorare è questa – ha ammesso – Sono più un giocatore portato all’assist, ma devo migliorare questa caratteristica. Sarebbe importante mettere dentro il mio bagaglio anche qualche gol. Voglio fare di più e raggiungere la Serie A”.
Sala ha anche raccontato come il Palermo è uscito dalla crisi. “Il mister dal punto di vista umano è una persona molto empatica che capisce gli stati d’animo – ha detto Sala – Nel momento difficile ci ha fatto capire che non bisognava abbattersi, così come adesso che le cose stanno andando bene allo stesso modo non si fa prendere dall’entusiasmo e ci ripete le cose che ci diceva prima. La nostra forza dobbiamo trovarla nell’equilibrio, credendo nel lavoro quotidiano che svolgiamo senza farci prendere dagli eccessi che siano positivi o negativi”.
In passato Sala ha già condiviso lo spogliatoio insieme a Brunori, ad Arezzo. “Evidentemente gli porto fortuna dal punto di vista realizzativo – ha detto sorridendo – Ne ha già fatti 30 in un anno e mezzo in cui abbiamo giocato insieme. Quello che sta facendo qua a Palermo è qualcosa di importante. Penso che in questo momento Brunori potrebbe far gol a qualsiasi squadra del mondo. Io gli auguro il meglio perché oltre ad essere forte è un ragazzo umilissimo. Ero curioso di vedere se era cambiato rispetto a cinque anni fa, perché tanti perdono di vista la misura e la dimensione della realtà, smarrendo l’obiettivo. Matteo invece l’ho visto ancora più concreto e consapevole suoi suoi mezzi e di cosa vuole ottenere, lui è molto determinato nel fare bene con questa maglia”.
E a proposito della concorrenza sulla fascia sinistra, ora che sono arrivati anche Edoardo Masciangelo e Giuseppe Aurelio, Sala ha sottolineato l’importanza della concorrenza. “Sono due ragazzi bravi – ha detto – come tutti quelli che sono qua. Non è un caso che il Palermo abbia scelto di puntare su di loro. La concorrenza nel ruolo aiuta a migliorarti, perché se non sei tallonato da dietro, o non punti a tallonare un compagno, tenti inconsciamente a fare la corsa in meno o a non riprodurre il ritmo della partita in allenamento. Se invece sei parte di un gruppo forte devi essere cosciente che non basta solo la partita o solo l’allenamento. Devi fare bene entrambe le cose per meritarti il tuo spazio e devi dimostrare di saper stare in un gruppo del genere”.
