Il tecnico rosanero in sala stampa dopo la vittoria per 3-1 al Penzo contro il Venezia. “Brunori giocatore importante. Guardare la classifica è presto, ma uno sguardo lo si dà volentieri”
“Devo dire che nel secondo tempo le situazioni create dal Venezia nascono tutte in contropiede, questo significa che avevamo voglia di vincere. Il Venezia è forte nei singoli e nel collettivo. Abbiamo retto bene, la partita è stata intensa e con una grande prestazione sia singolarmente che a livello di collettivo”. Così l’allenatore del Palermo Eugenio Corini al termine della partita vinta 3-1 al Penzo contro il Venezia.
“Abbiamo dato un bel segnale al campionato – ha detto Corini – ero curioso di vedere come avrebbe reagito la squadra alla sconfitta contro il Cosenza. Abbiamo fatto bene, centranto anche un grande risultato. Fare tre gol a Venezia non è cosa da tutti”.
A proposito di Brunori Corini ha detto che “è un giocatore improtante – le sue parole – stava crescendo, serviva pazienza, ma in questo mondo c’è sempre troppa fretta. Bisognava fare sedimentare certe cose, fare in modo che le cose accadano: lui ha lavorato in silenzio, ha trovato il gol su rigore, ha raddoppiato e chiuso la partita col 3-1,. Ha fatto una partita di livello. La classifica? Guardarla è presto, ma uno sguardo lo si dà molto volentieri”.
Corini ha parlato anche della crescita della sua squadra. “C’era già stata – ha detto l’allenatore – la prestazione era stata di livello anche contro il Cosenza in cui siamo stati in dominio sempre. A volte i dati statistici fanno capire molto. Poi il calcio è particolare, strano. Ti regala sorprese positive e a volte negative. La crescita c’era, ero curioso di vedere come avremmo siluppato la partita stasera, lo abbiamo fatto bene su un campo importante contro una squadra che sarà competitiva fino alla fine. Sono orgoglioso dei ragazzi per il loro impegno. Stasera godiamo tutti insieme. Ringraziamo i 500 tifosi che ci hanno accompagnato e mandiamo un abbraccio anche a chi da casa ci ha seguito. Anche loro saranno stati in tanti”.
