Non si arresta la contestazione di una frangia del tifo organizzato palermitano che vuole la testa di Corini, dopo la sconfitta interna con il Cittadella, ma i dirigenti del Palermo non sembrano intenzionati a cambiare. Corini resta al suo posto, forte anche di un terzo posto che in termini assoluti non può essere giudicato un risultato negativo, quando siamo giunti appena alla tredicesima giornata di campionato. Nella serata di lunedì però, il gruppo di ultras Curva Nord Inferiore ha esposto un altro striscione allo stadio Barbera (nella foto), attraverso il quale si chiede rispetto (al City Football Group), oltre che l’esonero di Corini.
Diversa la posizione espressa tramite un lungo post su Facebook, da un altro gruppo organizzato, la Curva Nord 12: “Questa non è e non deve diventare una guerra contro il Palermo – si legge nella nota pubblicata via social -. Il Palermo non si abbandona! Noi saremo sempre il suo ultimo baluardo! Abbiamo espresso la nostra posizione che è ormai quella della stragrande maggioranza dei tifosi, la società ora ne ha preso atto ed è libera di fare ciò che ritiene più opportuno per raggiungere l’obiettivo che si è prefissata, essa dovrà tenere conto che la gente si è stancata di assistere a gare così oscene. Sappiamo bene che “Roma” non è stata fatta tutta in un giorno e sappiamo bene che questa società è coscienziosa, responsabile, capace, in grado di rinforzare ancora la rosa a gennaio… questo però non li esime dalle nostre critiche rispetto all’immobilismo dopo queste prestazioni che denotano un qualche problema all’interno dello spogliatoio, non solo di carattere tecnico”.
E sulla posizione di Corini, gli stessi ultras hanno aggiunto: “La spaccatura tra il mister e la città è diventata ormai una crepa ed è destinata ad allargarsi ancora. Solo inanellando risultati positivi e prestazioni importanti capaci di convincere tutti Corini può riuscire a mantenerla inalterata, ma difficilmente riuscirà a sanarla considerando la scarsa qualità di gioco vista fino ad ora. Riguardo a noi non esiste la diserzione, noi restiamo sempre al nostro posto ad incitare verso la vittoria, ribadendo a tutti che nonostante la contestazione al tecnico il Palermo si sostiene in casa e in trasferta, riservandoci di inasprire ancora la protesta qualora continuino ancora ad arrivare risultati pessimi che ci allontanino dall’obbiettivo nell’ immobilità e nel silenzio di dirigenti e società. MERITIAMO DI PIÙ!”.