Intervistato da “Cronache di spogliatoio”, Franco Vazquez ha racconto del suo arrivo a Palermo con sei mesi di ritardo rispetto alla volontà di Zamparini (perché voleva giocare col Belgrano nella massima serie argentina) e del perché ha accettato: “Conoscevo il Palermo, sapevo che era una piazza importante – ha detto Vazquez – perché guardavo sempre la Serie A: c’erano Pastore, Cavani, era una squadra importante”.
Le difficoltà iniziali lo hanno portato a lasciare Palermo, prima di incrociare sulla sua strada Iachini (in Serie B) e Dybala: “Paulo era molto giovane quando è arrivato in Italia, ma si è visto subito che aveva colpi incredibili. Lui faceva la prima punta e io giocavo dietro. Mi sono divertito tantissimo con lui, facevamo giocate pazzesche: senza guardare, sapevo già dove trovarlo. È stato il più forte con cui ho giocato. La nostra amicizia andava oltre il campo: siamo entrambi di Córdoba e con lui a Palermo c’era anche sua madre: ogni occasione era buona per trovarsi, anche con i miei genitori quando venivano. Se si giocava il sabato o la domenica, il giorno dopo che era libero facevamo l’asado tutti insieme”.