Ighli Vannucchi, ex calciatore del Palermo, intervenuto sulle colonne della Gazzetta dello Sport, ha raccontato di quando si presentò al ritiro rosanero con la canna da pesca: “Mi guardarono come un alieno. Dopo cena infatti andai in un ruscello a pescare, che pace. Era un antistress. Prima delle partite uscivo di notte per fare delle gare coi tifosi o coi magazzinieri.”
“Con Silvio Baldini non mi sono mai preso. Non mi piacevano i suoi modi di fare, l’ho vissuta male. Mi ritrovai da leggenda a galoppino, odiato da tutti, ma ne uscii a testa alta.”
Spazio anche per un aneddoto riguardante il Venezia: “Avevo smarrito la magia del calcio. Facevo l’ala, mah…. Mi sentivo infelice, braccato, deluso. Lo dissi a Iachini e poi a Zamparini, che quell’anno ne combinò una delle sue…. Una seduta con un mago. Ad alcuni giocatori disse di sotterrare delle cose in campo…”