“La piazza di Palermo ha valori e potenzialità di cui neanche si rende conto”

Così l'amministratore delegato Giovanni Gardini ai microfoni di RDS: "L’impiantistica è è ciò che ti permette di avere una progettualità in termini aziendali"

Intervistato da Radio Serie A con RDS, l’amministratore delegato Giovanni Gardini, si è espresso sull’evoluzione della figura del dirigente di calcio negli ultimi anni e sul problema dell’impiantistica sportiva che affligge l’Italia.

“La piazza di Palermo – ha detto Gardini – ha valori e potenzialità al di fuori del normale di cui neanche si rende conto. E noi stiamo provando a fare un calcio diverso, non legato al palo che puoi colpire durante una partita, ma con al centro le infrastrutture. Noi siamo arrivati nel 2022 dopo un lavoro straordinario fatto dal presidente Mirri che arrivò a portare la squadra in Serie B in tre anni. È stato un risultato meraviglioso, ma quando siamo arrivati c’erano cinque dipendenti. Oggi siamo 50, abbiamo costruito un centro sportivo, facendo tutta una serie di attività che non vogliamo assolutamente decantare perché non è questo il luogo e il modo”.

“Purtroppo – ha aggiunto Gardini – un neo c’è ed è quello che rispetto al 1989, quando ho cominciato io al Padova, l’impiantistica italiana è rimasta tale. Si sono evoluti i calciatori, gli allenatori, i tifosi e tutto quello che ruota attorno al sistema calcio. Tutto quello che non è migliorato e non ha posto le società e i tifosi nella condizione di poter vivere uno spettacolo a 360 gradi è l’impiantistica sportiva che è stata lasciata alla mercé delle intemperie del tempo. L’impiantistica è un tema complesso, è ciò che ti permette di programmare e di avere una progettualità non in termini sportivi, ma in termini aziendali”.

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