Ci quasi quasi. Nelle prossime ore il documento finale verrà trasmesso formalmente al Consiglio comunale tramite delibera di Giunta. Da lì il passo per la firma dovrebbe essere breve. La convenzione avrà una durata di 80 anni, con un canone annuo tra i 500 e i 600 mila euro, che includerà la concessione degli spazi e la pubblicità. L’investimento complessivo del Palermo sullo stadio sarà di almeno 47 milioni di euro. Obiettivo del City Group, formulare un piano di rinnovamento significativo che porti il Barbera sugli standard europei: sullo sfondo c’è ancora la possibilità di ospitare alcune partite di Euro 2032.
Le aree incluse nella convenzione comprendono, oltre al Barbera, anche l’ex centro stampa di Italia ‘90 (il cosiddetto “Pallone”); l’uso temporaneo degli spazi antistanti lo stadio delle Palme, l’ippodromo e il ristorante “La Scuderia”; l’ex area Rom (a partire dal primo gennaio 2026) e il parcheggio di Piazza Giovanni Paolo II.
Il Palermo dovrà presentare al Comune il progetto esecutivo per il rifacimento dell’impianto e delle altre aree coinvolte entro due anni, pena il decadimento della convenzione stessa. Un lavoro di ristrutturazione radicale che dovrà essere effettuato entro i primi 15 anni della convenzione e che richiederà investimenti per almeno 30 milioni di euro.
Le principali novità riguardano la copertura totale degli spalti, il mantenimento della capienza attuale, una nuova area hospitality, soluzioni migliorative per l’accessibilità dei disabili e un’attenzione particolare al risparmio energetico. Il Comune si riserva l’utilizzo dello stadio per tre giornate all’anno per eventi di massima rilevanza senza finalità lucrative. Ai 30 milioni iniziali si aggiungeranno circa 17 milioni di investimento per lavori straordinari necessari per l’ottenimento del certificato di idoneità statica e per il rinnovo del collaudo dell’impianto, interventi che dovranno essere effettuati in tempi ragionevolmente brevi.