La vittoria ai rigori contro la Cremonese e la solidità difensiva mostrata nei tempi regolamentari hanno lasciato segnali positivi in casa Palermo, ma la situazione in retroguardia resta delicata. A pochi giorni dall’esordio in campionato contro la Reggiana, mister Inzaghi si trova con soli tre difensori centrali a disposizione, complici infortuni e assenze per motivi personali.
Peda, uscito acciaccato dalla sfida di Cremona per un trauma contusivo al ginocchio, si sottoporrà oggi ad accertamenti per stabilire l’entità del problema. La sua indisponibilità si aggiunge a quella di Magnani, fermato da questioni personali. A completare il reparto, restano al momento solo Diakité, Bani e Ceccaroni.
Tra le soluzioni valutate da Inzaghi, l’arretramento di Pierozzi nel ruolo di braccetto destro sembra l’opzione più concreta, anche se comporterebbe una nuova emergenza tra gli esterni. Pierozzi infatti verrebbe tolto dalla fascia, dove già mancano alternative: Gyasi e Augello sono gli unici esterni di ruolo disponibili, anche perché Di Francesco è ancora ai box e difficilmente recupererà in tempo per la Reggiana.
Nessun cambio di modulo all’orizzonte: Inzaghi ha lavorato fin dal ritiro su una linea a tre in difesa e non sembra intenzionato a virare su una retroguardia a quattro. Il test contro la Cremonese ha confermato la validità del sistema: Peda ha saputo arginare bene gli attacchi grigiorossi, mentre Diakité, subentrato, ha fornito una prestazione convincente. Bani e Ceccaroni, forti della loro esperienza, hanno dato solidità al pacchetto arretrato.
Nel frattempo, la dirigenza rosanero accelera per chiudere l’arrivo di Veroli, che rappresenterebbe un rinforzo fondamentale per la fascia sinistra. L’obiettivo immediato è riuscire a gestire l’emergenza con le risorse già presenti in rosa.
Sabato sera, al Barbera, contro la Reggiana, toccherà con ogni probabilità a Diakité, Bani e Ceccaroni guidare nuovamente il reparto arretrato, con l’auspicio che gli esami su Peda possano restituire notizie incoraggianti.