Di venerdì non si vince, ma l’ultima volta della Salernitana a Palermo portò bene ai rosa

Corsi e ricorsi, coincidenze e scaramanzia. Inevitabile il riaffiorare dei fantasmi della passata stagione, dopo la sconfitta interna di ieri sera, ma non tutto lascia presagire il peggio

Nonostante il nuovo anno, il venerdì resta tabù per il Palermo che in precedenza aveva giocato 4 volte di venerdì pareggiando sempre (contro Cremonese, Venezia, Verona e Benevento). Stavolta è andata addirittura peggio, e dire che la Salernitana era stata l’ultima squadra battuta di venerdì dai rosanero, la passata stagione, a fine regular-season. Il prossimo appuntamento di venerdì è stato già fissato dalla Lega: il 4 febbraio contro il Foggia, che già l’anno scorso venne a fare festa al Barbera. Se Stellone è scaramantico, come tanti protagonisti del calcio, può cominciare a mettere in atto i suoi riti.

Il “bis” è appena riuscito a Gregucci, che nel dicembre del 2015 con l’Alessandria aveva battuto il Palermo di Ballardini (3-2) eliminandolo dalla Coppa Italia. Una sconfitta che ebbe pesanti conseguenze perché a distanza di qualche ora Zamparini avrebbe annunciato di aver messo fuori rosa Maresca, Daprelà e Rigoni. Quest’ultimo poco dopo sarebbe stato venduto al Genoa. Quel Palermo però, nonostante l’annata turbolenta alla fine sarebbe riuscito a raggiungere il proprio obiettivo (la salvezza).

L’ultima vittoria della Salernitana al Barbera prima di ieri, invece, risaliva al campionato 2003/04: anche in quel caso si trattò della prima del girone di ritorno. Gli amaranto si imposero per 2-0 (doppietta di Bogdani). A fine partita il tecnico rosanero Silvio Baldini sbroccò in sala stampa e il giorno dopo venne cacciato da Zamparini che lo sostituì con Guidolin. Inutile ricordare ai tifosi che nonostante la sconfitta interna con la Salernitana, a fine campionato i rosanero avrebbero festeggiato la storica promozione in Serie A.

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