Da Ferrero a Cairo, i rosanero in D fanno gola. I calciatori intanto sottolineano di non avere ancora ricevuto soldi e sono pronti a rivolgersi all’Assocalciatori per azioni legali
Per alcuni sono avvoltoi. Per altri imprenditori che stanno valutando le potenzialità di un affare. Fatto sta che sono tanti i gruppi imprenditoriali pronti a muoversi per fare calcio a Palermo nel caso in cui la società attuale dovesse perdere il titolo sportivo per la revoca dell’affiliazione. E qualcuno di questi avrebbe anche fatto più di un sondaggio anche con il sindaco Leoluca Orlando al punto che il primo cittadino ha convocato per oggi pomeriggio una conferenza stampa alle 15,30 a Palazzo delle Aquile per affrontare “le vicende del Palermo e sulle prospettive per la presenza di Palermo nei campionati nazionali“. Intanto i calciatori del Palermo, in una nota, comunicano che “ad oggi non hanno ricevuto nessun pagamento relativo alle retribuzioni maturate. Attendiamo l’esito di ulteriori controlli federali prima di intraprendere le vie legali per tutelare i diritti di una città intera“.
Oltre al tandem formato da Dario Mirri e Rinaldo Sagramola, che aveva già cercato di allestire una cordata sotto il controllo del patron del Genoa Enrico Preziosi con la collaborazione di altri presidenti di serie A a febbraio ottenendo il diritto di opzione per l’acquisto del club lasciato poi scadere, c’è un’altra pista che porta sempre a Genova ed è quella legata a Massimo Ferrero.
Il patron della Sampdoria, che era stato accostato alla società di viale del Fante già nelle fasi della trattativa dei blucerchiati con York Capital, quando si pensava che potesse vendere i doriani per comprare subito il Palermo, avrebbe già contattato l’amministrazione comunale non solo per ragioni di cortesia istituzionale, ma anche per dimostrare il reale interesse nel fare calcio a Palermo e dare un futuro alla società rosanero sia pure ripartendo dalla serie D.
Ferrero, ma anche Cairo, sarebbero interessati a ripercorrere le orme delle stesse operazioni fatte dal patron del Napoli Aurelio De Laurentiis con il Bari e quello della Lazio Claudio Lotito con la Salernitana. Gli stessi De Laurentiis e Lotito, inoltre, potrebbero essere dietro a un gruppo di imprenditori ancora non meglio precisati che potrebbero costituire una cordata per controllare il club rosanero.
A proposito di gruppi pronti a scendere in campo per il Palermo ci sono anche gli imprenditori palermitani messi insieme da Alessandro Albanese nelle ore dell’arrivo di Arkus Network in rosanero. Si tratta di potenziali investitori che avevano già messo insieme 3 milioni di euro, ma che non hanno mai versato nelle casse del club perché non convinti dalla capacità economica dei nuovi proprietari.