L’allenatore Boscaglia deve risolvere tanti dubbi per il recupero con il Potenza: gli impegni ravvicinati potrebbero influire
L’ultimo incontro del primo tour de force. E’ quello cui è chiamato il Palermo questo pomeriggio ricevendo al “Barbera” il Potenza per il recupero della seconda giornata.
I rosa non si fermano, ormai, da due settimane e tra calciatori positivi al Covid-19, infortuni e squalifiche, il rischio è la stanchezza fisica. Già contro la Paganese, apparsa oggettivamente poca cosa nel primo tempo, i tanti impegni ravvicinati hanno influito nella manovra dei rosa quando le tossine sono affiorate. Per questo motivo, quindi, l’allenatore Boscaglia è chiamato a scegliere bene l’undici titolare. Anche se le scelte appaiono quasi scontate alla luce delle sue parole nella conferenza della vigilia, almeno con riferimento a Luperini e Silipo, in evidente ritardo di condizione e, per questo, non nelle possibilità di giocare tutti i 90 minuti.
“Stringere i denti, vincere la terza partita di fila per poi prendere fiato (domenica non si giocherà per il forfait del Trapani) dopo un filotto di cinque gare in due settimane”. E’ così che comincia l’analisi del Giornale di Sicilia in merito all’incontro di questo pomeriggio con il Potenza. “Come un sub in apnea il Palermo prova a risalire senza danno fino in superficie, sfruttando tutta l’aria che gli è rimasta nei polmoni. Facendo forza sulle risorse mentali che a partire dal “miracolo” di Catanzaro gli hanno consentito di rimediare a una situazione disperata, contanto sull’affetto a distanza di una tifoseria che timidamente si sta avvicinando a questa squadre per molti versi sconosciuta”