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Brignoli: al “Palermo in Fest” è stato emozionante l’abbraccio dei tifosi

Il portiere lancia messaggi d’amore ai supporters e rivela: ‘Stellone sa tirare fuori il meglio da ognuno di noi. Questo campionato è una corsa a tappe, come nel Ciclismo. E per trionfare…’

“Sogno la Serie A con il Palermo”. Esordiva  così Alberto Brignoli il giorno della sua presentazione in una calda giornata di fine luglio. Il Palermo era ancora in ritiro a Sappada, con Tedino saldamente alla guida tecnica della squadra: poco meno di quattro mesi e tante cose in casa rosanero sono già cambiate.

Quello che non è cambiato è il sogno di Brignoli, protagonista della conferenza stampa odierna al Tenente Onorato.

La Serie A è l’obiettivo – ha confermato – ma personalmente in questo momento non guardo la classifica, credo sia necessario fare un certo numero di punti per ottenere la promozione, penso 75. Dobbiamo arrivare fin lì, sono convinto che bastino questi punti per vincere il campionato o quantomeno per consentirci di arrivare fra i primi due. Ma fino a metà marzo/primi di aprile la classifica non sarà veritiera e potrà cambiare spesso. Dobbiamo avvicinarci al traguardo come la corsa a tappe che si fa nel ciclismo, accumulando minuti ad ogni tappa per essere poi pronti a fare l’ultimo scatto e raggiungere così il traguardo finale”.

Le vicende societarie, a detta di Brignoli, restano fuori dal campo, l’impressione è che il tecnico Stellone sia riuscito a creare un gruppo solido e ad entrare nella testa dei giocatori.

Sicuramente ha toccato dei punti precisi – ha assicurato – prima per un motivo o l’altro avevamo un  atteggiamento diverso. Adesso il  tecnico ha dato più di qualcosa: ha tirato fuori da ognuno di noi uno spirito di rivalsa e la voglia di riscattarci che ci accomuna tutti quanti ed aiuta lo stesso tecnico a tirarci  fuori il meglio di noi. Quest’estate, quando sono arrivato, lo spogliatoio si stava ricompattando. In campo c’è sempre stata abnegazione e voglia di lavorare, è normale che qualche giocatore che sapeva di poter andare via magari la sera era più isolato o stava al telefono, ma in linea di massima il gruppo c’è sempre stato. Chiuso il mercato è scattata la consapevolezza che bisognava dare un qualcosa in più”.

Il dualismo con Pomini resta un valore aggiunto per il giovane portiere rosanero.

Il nostro rapporto – ha precisato – è molto bello. C’è onestà intellettuale, una sana competizione, non c’è malizia. E’ il modo più pulito e stimolante per lavorare bene. Alberto è un buon portiere e so che se non ottengo dei buoni standard può giocare lui e quindi mi impegno a dare sempre il massimo”.

Ospite dell’evento “Rosanero in  Fest, l’affetto dei tifosi presenti  alla manifestazione ha colto di sorpresa Brignoli.

Non me l’aspettavo – ha ricordato – dallo stadio si ha una percezione un po’ diversa delle cose. E’ stato strano, ma veramente bello una volta saliti sul palco poter  guardare tutte quelle persone che ci applaudivano e ci acclamavano, è stato davvero emozionante. Un vanto ed un orgoglio per me vedere i tifosi che ci sostenevano, non è per nulla scontato che la gente ci sostenga, ma il loro affetto è per noi molto importante”.

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