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Palermo, clamoroso Dragotto: “Ma quale azionariato? Nessuno mi ha detto niente!”

L’imprenditore palermitano ha commentato l’iniziativa rilanciata da Albanese sulla partecipazione di alcuni investitori tifosi alle vicende dei rosanero

“Quando sono stato sponsor del Palermo, ho sempre detto che l’unica via per salvare il club rosanero è fare un azionariato popolare. Ce ne sono tanti in Europa, basta copiarne i modelli. Si dovrebbe clonare e se si è bravi migliorare il clone. Non solo riguardante Palermo, ma tutta la Sicilia, che è la regione più bella d’Italia“.

Inizia così l’intervista rilasciata da Tommaso Dragotto a ForzaPalermo.it. a proposito dell’idea del presidente palermitano di Sicindustria Alessandro Albanese di rilanciare l’azionariato popolare per sostenere il Palermo degli inglesi. “Non voglio passare per arrogante – continua Dragotto – anche perché non è arroganza, è realtà: sono il miglior imprenditore quantomeno nella Sicilia occidentale. Non avendo consultato me, devo dire che si preannuncia un flop. Cioè: non ci sono 40 imprenditori con la i maiuscola. Magari! Io sogno non 40, ma 400, 4 mila imprenditori. Non ci sono. O quantomeno: chi fattura 500 mila euro e si reputa in grado lo faccia pure. Così mi sembra poco credibile, ma mi auguro che sia come dice Albanese. Io non ho abbandonato la città, sono qui, adesso stiamo diventando una multinazionale perché adesso siamo in Albania e stiamo aprendo nei Balcani, e sarei felicissimo di dire a tutto il popolo palermitano: finalmente siamo pronti a salvare il Palermo anche con 10 mila euro cadauno, in modo che nell’arco di due o tre anni si possano raccogliere 20-30 milioni di euro per poter dire a Zamparini, ringraziandolo comunque, di farsi da parte“.

Dragotto non crede che la cessione sia avvenuta e punta il dito contro i palermitani che non fanno nulla per la squadra rosanero. “Non ci credo al closing – continua Dragotto – Ci sono solo comunicati. Soprattutto: se si presentano con un capitale di 5, 10, 20 mila euro, ma di che costa stiamo parlando? Quantomeno un preliminare che vincoli ad una data limite per concludere le operazioni. Ma così? Anche Zamparini: ma di che cosa sta parlando? Io mi auguro che sia tutto reale. Con Baccaglini è stato un disastro mondiale, non nazionale. E tutto il popolo credeva, compresi molti giornalisti. Troppi misteri. Al momento il closing è sui giornali. Si dovrebbe chiedere ad Albanese com’è possibile che non abbia contattato uno dei più importanti imprenditori locali e nazionali? Insomma ma di che stiamo parlando? Io mi sono anche stancato, ecco perché non ho rinnovato la sponsorizzazione con il Palermo (con Sicily by car, ndr). L’avevo fatta per dire alla città di Palermo: attenzione, c’è un palermitano che crede in questa città ed in questa squadra. E ho sponsorizzato. Poi vedi 3 mila spettatori. Quando una squadra, come un’azienda o un uomo, è in difficoltà, bisogna dargli una mano. Che mano ha dato il palermitano alla squadra? Poi quando siamo andati in finale play-off contro il Frosinone, 25 mila spettatori: ma che senso ha? Quindi: chi deve fare l’azionariato popolare? Se fossi io capofila direttamente, ne sarei felicissimo. Non perché voglia fare il capofila, ma per una questione di contenuti“.

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