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Il rimpianto di Bordon: “Mi sto mordendo ancora le mani. A Palermo tornerei anche adesso”

L’intervista al preparatore atletico, collaboratore di Francesco Guidolin a partire dalla stagione della storica promozione del 2004

Da molti è conosciuto come “Il Professore”, probabilmente perché le squadre che hanno goduto della sua collaborazione hanno quasi sempre raggiunto gli obiettivi prefissati: anche a Palermo Claudio Bordon è stato garanzia di risultati. Protagonista in Sicilia per tre stagioni al fianco di Francesco Guidolin, con cui ha condiviso la gioia della storica promozione del 2004, Bordon è tornato a Palermo a febbraio dello scorso anno per qualche mese.

L’ex preparatore atletico dei rosanero è tornato a parlare della sua ultima esperienza a Palermo nel corso di un’intervista al Giornale di Sicilia: “Mi sto mordendo ancora le mani per quello che è successo, avevo quasi la sicurezza di farcela. Essere tornato qui rappresentava per me una sfida per ripetere la storia che avevamo già scritto a Palermo. Il mio arrivo tanti anni fa coincise con la promozione in Serie A e annate storiche. È andata come è andata – dice Bordon ma ho dato tutto me stesso e adesso mi ritrovo con un’esperienza in più messa nel mio bagaglio. Anche adesso tornerei. Sono molto legato alla città di Palermo ed al Palermo. Non serbo rancore nei confronti di nessuno, mi è stata data una possibilità e abbiamo fallito un obiettivo. Il buonsenso, però, riporta sempre le persone in carreggiata. Io, invece, sono rimasto a casa. Non sto a chiedermi il perché, questo è il calcio”.

Lo storico collaboratore di Guidolin dice la sua sulla lunga sosta che ha fermato la Serie B per due settimane “Uno stop così lungo non può che fare bene sia per il recupero psicofisico che per l’intervento sui giocatori che hanno bisogno di essere gestiti. Sul piano tecnico-tattico, una pausa del genere consente di studiare i cambiamenti che avvengono nelle altre squadre. La Sicilia – prosegue – ha la fortuna di avere un clima mite, questo ti permette di non avere problemi dovuti ai cambi di temperatura. C’è anche la possibilità di non avere traumi da sovraccarico, come uno stiramento o uno strappo” .

Bordon “promuove” lo staff che collabora con il tecnico rosanero Roberto Stellone“Sono dei professionisti seri e preparati. Stellone si avvale di uno staff all’altezza. Di lui e dei suoi collaboratori mi ha sorpreso l’organizzazione, la capillarità nel seguire i lavori svolti. Questo è un dettaglio molto importante in un periodo dove il livello si è alzato sia in Serie A che in Serie B. Ho un ottimo rapporto con tutti loro, ogni tanto ci sentiamo soltanto per salutarci. Ho fatto trent’anni di calcio, posso capire molto bene quello che succede anche leggendo. Il Palermo ha una bella rosa competitiva per la Serie B. C’è la valutazione del carico di lavoro attraverso i gps indossati in ogni seduta e oggi anche durante la partita, cosa che fino a due anni fa non era possibile. Poi c’è la prevenzione – conclude – che è un lavoro che pesa molto. So che stanno proseguendo con questo metodo lavorativo”.

 

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