Spunta un nuovo protagonista delle operazioni che hanno portato alla cessione del club rosanero a Sport Capital Group Investments. Intanto alla camera di commercio la Palermo Football Club Spa risulta ancora inattiva
“I guai del Palermo”. Questo l’incipit dell’articolo de La Repubblica-Palermo, che fa il punto sulla situazione societaria rosanero a partire dallo stato di Palermo Football Club Spa: inattivo. Così risulta dalla visura della camera di commercio aggiornata a ieri: “E’ vero che le visure della camera di commercio possono rendere un quadro parziale dell’attuale proprietà del club di viale del Fante si legge sul quotidiani – ma lo è altrettanto che l’evidenza di quanto emerge segna un netto passo indietro rispetto agli annunci e alle rassicurazioni”. La società che ha il controllo del Palermo calcio, dunque, risulta ancora ferma, inattiva, che “non è proprio lo stato di un’attività che ha completato l’acquisto di una squadra di calcio in piena operatività”.
C’è poi la questione CdA: tutti i nomi del nuovo organigramma, dal presidente Richardson in giù, non figurano nella società rosanero attiva, ovvero nell’U.S. Città di Palermo Spa; il consiglio d’amministrazione, invece, risulta ancora presieduto da Daniela De Angeli. Le nomine, in realtà, sono relativa alla Palermo Football Club Spa: “Le famose cariche comunicate alla camera di commercio – si legge su La Repubblica-Palermo – riguardavano questa società e non il Palermo: per questo del presidente Clive Richardson, dell’amministratore delegato Emanuele Facile, del consigliere John Treacy e dell’intero collegio dei sindaci presieduto da Mario Giuffrida non c’è traccia nel Palermo di Foschi e Stellone”. Mentre nel Palermo calcio tutte le pratiche e i protocolli propedeutici alle nuove nomine risultano ancora sospese: le variazioni per il momento non sono andate a buon fine.
Anche in Mepal Srl (Merchandising Palermo), adesso di proprietà di Sport Capital Group Investments, non sono stati completati gli iter relativi alla ricostituzione dei soci: il rappresentante dell’impresa è ancora il figlio dell’ex patron rosanero, Diego Paolo Zamparini e il socio unico figura sempre Alyssa.
E spunta un nuovo protagonista delle operazioni che hanno portato al closing: Corrado Coen. “Coen entra in contatto con Zamparini a luglio – si legge – e cerca di mettere in piedi un programma di ristrutturazione aziendale per il Palermo che prevede la creazione di una rete che possa mettere al sicuro la società di viale del Fante da eventuali sviluppi delle inchieste che hanno portato Zamparini agli arresti domiciliari”. Sarebbe Coen il trait d’union tra acquirente e venditore, in una rete che parte da Richardson e passando per John Treacy e Dominic White arriva a Zamparini proprio attraverso Coen, legato alla maltese Abalone e braccio destro di White. “Tutti i protagonisti della vicenda, come è già stato dimostrato per i soci Belli e Facile, sono legati”.
