A Cremona, l’attaccante di Partinico ha esordito tra i professionisti. Sandro Porchia: “Un successo per tutti. Il ragazzo è sereno e consapevole”. Lunedì sarà lui il vice-Puscas in assenza di Nestorovski e Moreo
L’unica gioia a Cremona, sabato scorso, è arrivata dall’esordio in maglia rosanero di Kevin Cannavò, classe 2000, cresciuto nella cantera rosanero. Un quarto d’ora alla fine, col risultato già compromesso, ma un segnale di fiducia per il ragazzo e tutto l’ambiente: “Siamo veramente contenti – ha detto Sandro Porchia, responsabile della cantera rosanero, a La Gazzetta dello Sport –, questa è una vittoria per tutto il settore giovanile e deve essere uno stimolo per gli altri ragazzi. Il nostro obiettivo è quello di fornire giocatori alla prima squadra. E bisogna riconoscere che negli ultimi anni sono stati davvero tanti i ragazzi che partendo dalle giovanili hanno esordito in A o in B con il Palermo“.
In effetti la lista è lunga: da Goldaniga a La Gumina, passando per Pezzella, Lo Faso, Embalo, Accardi, Fiordilino, Pirrello, Fulignati, Alastra, Bentivegna, Ruggiero. Tutti ragazzi cresciuti nel settore giovanile e approdati in prima squadra. Cannavò, che fra 9 giorni compirà 19 anni, è solo l’ultimo della serie. E col Foggia, l’attaccante svezzato da Scurto prima nell’Under 17 e poi con la Primavera, sarà di fatto il vice-Puscas, dato l’infortunio di Nestorovski e le scarsissime probabilità di recupero di Moreo: “Kevin sta vivendo questo momento con grande entusiasmo e consapevolezza – ha aggiunto Porchia –. Sa che questo non è un punto di arrivo, ma di partenza“.