In un editoriale firmato dal vice direttore del Giornale di Sicilia, Marco Romano, si invita l’imprenditoria locale a prendere seriamente l’iniziativa, al fine di salvare il club rosanero che rischia di sparire un’altra volta
“Chi tiene davvero alle sorti del calcio a Palermo? Chi ha compreso con precisione cosa sta succedendo dalle parti di viale del Fante? Chi ancora pensa che si tratti di una grande burla da salotto, di un giochetto sul filo degli spiccioli per speculatori, arrampicatori, cacciatori di notorietà, pupazzi, burattinai, eminenze grigie e prestanome senza alcuna pratica conseguenza?”.
Comincia con queste domande l’articolo, con richiamo in prima pagina, di Marco Romano, vice direttore del Giornale di Sicilia. Un allarme bell’e buono quello lanciato dal quotidiano locale che vuole anche essere un appello alle forze imprenditoriali locali, affinché facciano quaclosa di concreto per salvare il Palermo da un nuovo crack.
“Ecco perché forse è il caso – si legge ancora – che del Palermo tirato per la logorata giacca da fantomatici britannici o americani oggi, improbabili slavi o arabi ieri, si cominci ad occupare seriamente… Palermo. E i palermitani. Non è più tempo di stare alla finestra, additare e mugugnare. Serve il contributo reale e concreto di chi certi equilibri li può spostare”.