La querelle interna allo spogliatoio dei calabresi dopo il k.o. contro la capolista Brescia. Sul banco degli imputati il centrocampista francese classe 1996, espulso al Rigamonti per aver applaudito il direttore di gara in segno di protesta

Acque agitate in quel di Crotone. Non solo la crisi di risultati, con l’ultima vittoria che risale ad un mese fa e il misero bottino di 2 punti conquistati nelle ultime 4 partite: dopo il k.o. al Rigamonti di Brescia, nello spogliatoio dei calabresi è esplosa la grana Machach. Il centrocampista francese classe 1996 ha rimediato un cartellino rosso all’80’ di Brescia-Crotone (2-0 il risultato finale) per aver applaudito il direttore di gara dopo un fallo concesso agli avversari, mandando su tutte le furie l’allenatore rossoblù, Giovanni Stroppa.

“E’ assurdo buttare all’aria un risultato positivo in questo modo – ha dichiarato il tecnico dei prossimi avversari del Palermo –. Il pareggio era assolutamente alla portata, anche nel secondo tempo non avevamo rischiato. Ma non puoi concedere una punizione gratuita e poi farti espellere così, applaudendo l’arbitro”.

Stroppa lancia un chiaro messaggio al Machach: “Mi ero ripromesso di schierare una squadra in grado di non incorrere in errori caratteriali. Non è stato così. Chi fa queste cose con me non giocherà più. Non si può andare avanti a concedere sempre un uomo agli avversari. Machach ha sbagliato l’atteggiamento. È successo, ma non succederà più – conclude Stroppa -. Mi assumo io la responsabilità”.