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Sale la febbre in casa Palermo. Foschi: “Non ho paura di niente”

Contattato da La Repubblica-Palermo, il presidente rosanero getta acqua sul fuoco: “Sono serenissimo”. Domani scadrà il diritto di prelazione di Dario Mirri; dopodomani arriva il pronunciamento della Cassazione

“Sono serenissimo . Dopo la partita contro il Venezia penso a riposarmi per un giorno e poi tutto si sistemerà nel migliore dei modi. Non ho paura di niente”. Contattato da La Repubblica-Palermo, il presidente del Palermo Rino Foschi prova ad acquietare gli animi della piazza rosanero, impaziente di conoscere il prossimo futuro del club di viale del Fante.

Da un mese a questa parte si lavora alla ricerca di una nuova e solida proprietà da regalare al Palermo: da un lato c’è l’impegno di Dario Mirri, che domani vedrà scadere il diritto di prelazione per l’acquisizione della società; dall’altro l’attuale dirigenza rosanero, con Foschi in testa: tutti con l’unico obiettivo di risolvere l’impasse a cui da settimane è costretto il club.

“L’impressione – si legge su La Repubblica-Palermo oggi in edicola – è che il gruppo Damir possa lasciare scadere l’opzione visto che il consorzio che era partito con le migliori intenzioni possibili nel frattempo non è riuscito a mettere in piedi una struttura”. Del resto Foschi ha dichiarato a più riprese di avere pronte della alternative, ma Mirri “sta lavorando anche a un piano B per il pagamento degli stipendi coinvolgendo altri imprenditori. Un progetto simile a quello lanciato e poi ritirato ma che non trova ancora il favore del Palermo”.

Sembra tramontata, almeno per il momento, la pista Follieri“visto che il Palermo gli ha chiesto 10 milioni di euro subito come garanzia e poi altri 5 entro una trentina di giorni. La holding Follieri sarebbe anche stata disposta a farlo, ma chiedeva una dichiarazione scritta con una richiesta formale da parte della società per fare transitare la somma da un conto all’altro e fornire così l’evidenza dei fondi”. L’accordo però non sarebbe stato raggiunto, mentre proseguono i contatti con la holding italiana Carisma.

Dopodomani, giovedì 14 marzo, una data da cerchiare in rosso: la Cassazione si pronuncerà sul ricorso contro il mancato sequestro di 50 milioni di euro al Palermo. Una chiave di volta anche per le trattative di cessione del club.

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