La Guardia di finanza da mesi si muove sotto traccia su delega dei pubblici ministeri di Caltanissetta. A riportare la notizia Riccardo Lo Verso per LiveSicilia
Il sospetto di chi indaga è che ci sia di mezzo un magistrato. Qualcuno che avrebbe avvisato Maurizio Zamparini dell’imminente arresto. La Procura di Caltanissetta, secondo quanto riporta Lo Verso su LiveSicilia, ha delegato gli accertamenti ai finanzieri del Nucleo di polizia economico finanziaria. Sono gli stessi investigatori che si sono occupati dell’ex patron rosanero.
In sostanza si vuole capire il nesso fra una intercettazione e un’azione: il 2 maggio del 2018 le microspie registrarono l’ex presidente della società di viale del Fante Giovanni Giammarva mentre parla con Zamparini: “… senti, io oggi sono dalle tue parti… riusciamo a vederci?“. Giammarva atterra alle 18,30 a Milano Linate. Due ore dopo il suo telefono aggancia la cella telefonica di Vergiate negli uffici di Zamparini. L’indomani con un comunicato il Palermo rende noto che Zamparini si è dimesso dalle cariche ricoperte. Il 7 maggio il giudice per le indagini preliminari Fabrizio Anfuso rigetta la richiesta di arresto del patron friulano perché non ci sono le esigenze cautelari. Le dimissioni di Zamparini hanno evitato evitato l’ordinanza di custodia cautelare.
“Le indagini – scrive Lo Verso – non si sono mai fermate e vanno oltre le toghe fin qui coinvolte. L’ipotesi è che la talpa che avrebbe messo in guardia Zamparini non sia stata ancora individuata. Qualcun altro avrebbe avvisato l’imprenditore friulano“.
