Respinti i due ricorsi contro Figc, ciociari, Lega di A e B e l’altro contro la penalizzazione di 20 punti. Rigettato anche quello di Giammarva. Il club condannato a pagare le spese processuali
Il Collegio di Garanzia dello Sport, a Sezioni Unite nella sessione presieduta dal presidente Franco Frattini, ha respinto il ricorso presentato il 14 giugno dal Palermo contro il Frosinone e la Figc, e nei confronti della Lega Nazionale Professionisti Serie A e della Lega Nazionale Professionisti Serie B, per “la riforma e/o l’annullamento della decisione della Corte Sportiva d’Appello Figc del 9 aprile 2019 e del 15 maggio 2019, con la quale la Figc ha rigettato le domande formulate dal Palermo e ha confermato la natura e la misura delle sanzioni, a carico della società Frosinone. Ha altresì disposto per il club rosanero il pagamento delle spese”. Respinti anche i ricorsi dell’ex presidente del Palermo Giovanni Giammarva contro l’anno di squalifica e quello del Palermo contro i 20 punti di penalizzazione e la multa da 500 mila euro per irregolarità amministrative.
Dopo 401 giorni dal fischio finale, che per la verità non è mai arrivato per via dell’invasione di campo, finisce la finale di ritorno dei playoff di serie B con il risultato di 2-0 maturato allo “Stirpe”. Una delle pagine più brutte dello sport con il lancio dei palloni in campo da parte dei giocatori del Frosinone riconosciuti colpevoli, ma non tanto quanto avrebbe voluto il Palermo che era pronto a chiedere eventualmente anche un risarcimento per la mancata promozione in A fra i 40 e i 60 milioni di euro. Il Palermo, o quello che ne rimane, dovrà invece pagare anche le spese processuali per un totale di 12 mila euro: 7 mila alla Figc, 4 mila al Frosinone, mille alla Lega B.