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Palermo, accordo con la curia: 50 fedeli allo stadio a tifare rosa

A presentare l’intesa il presidente Dario Mirri: “Il club di calcio non è solo un progetto sportivo ed imprenditoriale ma è soprattutto un progetto sociale ed etico per la nostra città”

Fedeli segnalati dai parroci delle rispettive parrocchie assisteranno gratuitamente alle partite casalinghe del Palermo allo stadio “Renzo Barbera” nel corso della stagione agonistica 2019/2020. Lo prevede un progetto illustrato stamani, dal presidente del Palermo Dario Mirri nel salone “Cardinal Luigi Lavitrano” della curia arcivescovile nel corso di un incontro promosso dal delegato, monsignor Raffaele Mangano e dal direttore dell’ufficio per le comunicazioni sociali, il diacono Pino Grasso. All’incontro hanno partecipato il vicario generale, monsignor Giuseppe Oliveri, il direttore dell’ufficio Insegnanti di Religione Cattolica, don Ninni Zito, il presidente della sezione di Palermo del centro sportivo italiano, Maurizio Polizzi e numerosi parroci che seguono da anni le vicende della squadra rosanero.

L’accordo prevede che ad ogni partita casalinga della squadra rosanero, 25 fedeli ciascuno di due parrocchie dell’Arcidiocesi di Palermo, segnalati preventivamente dai parroci, possano essere ospiti del Palermo. I parroci una settimana prima della gara casalinga del Palermo, dovranno inviare all’Ufficio stampa dell’Arcidiocesi, una lista di 25 persone che avranno accesso sugli spalti dello stadio “Renzo Barbera“.

Alla prossima partita che il Palermo disputerà in casa contro il Corigliano, il prossimo 3 novembre 2019, saranno presenti i fedeli delle Parrocchie di Sant’Antonino a Termini Imerese, guidata da don Valerio De Gaetani e della parrocchia Sant’Antonino all’Arenella, guidata da don Francesco Di Pasquale.

“Il Palermo – dice Dario Mirri – non è solo un progetto sportivo ed imprenditoriale ma è soprattutto un progetto sociale ed etico per la nostra città difatti nessuno può impedire ai nostri ragazzi di sognare e di appartenere alla propria terra. Ecco perche il Palermo si basa su fondamenta quali trasparenza, orgoglio, autostima ed autodeterminazione. Le parrocchie sono un esempio concreto e quotidiano di come si sviluppa una comunità in maniera spontanea, accanto a un sentimento condiviso e sulla base di valori positivi. In questo senso, con le dovute differenze, vogliamo fare in modo che la “fede” calcistica per la nostra squadra cresca secondo gli stessi ideali di fratellanza e condivisione”.

A fare da “train-d’union” tra la Curia e il Palermo, monsignor Raffaele Mangano. Plaude all’iniziativa monsignor Oliveri. “Rimango ammirato e contagiato da tanto entusiasmo – dice – e ritengo questa idea di collaborazione tra la Curia e il Palermo importante per il coinvolgimento del territorio in ordine allo sport e come veicolo di legalità e correttezza interpersonale al fine di stimolare chi può migliorare le strutture della città”.

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