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Palermo-Messina 1-0, rosanero Felici e tornano vincenti

A decidere il derby il gol dell’attaccante classe 2001 che spezza un digiuno di reti che durava da 244′. La squadra di Pergolizzi torna alla vittoria dopo due partite. La mini crisi è alle spalle

Il Palermo ritrova gol e vittoria e batte il Messina nel derby del “Barbera”. Davanti a quindicimila spettatori (14.941, compresi i 10.446 abbonati il dato ufficiale), con una nutrita rappresentanza di sostenitori messinesi, decide la partita il gol nel secondo tempo di Felici.

Pergolizzi sceglie Ambro a centrocampo con Martin e Martinelli, ma fa giocare anche Kraja dal primo minuto perché Ricciardo è costretto ad arrendersi proprio nei minuti che hanno preceduto la partita per un attacco influenzale. In attacco con Felici e Santana gioca lo stesso Kraja salvo poi lasciare la trequarti ad Ambro nei primi minuti di partita e posizionarsi nel suo ruolo di mezzala a destra. In difesa, davanti al portiere Pelagotti, Peretti e Accardi sostituiscono lo squalificato Lancini e l’infortunato Crivello, mentre sulle fasce torna Doda a destra ed è confermato Vaccaro a sinistra.

Il Palermo mette un altro mezzo tempo nella striscia già lunga due partite senza riuscire a segnare un gol, ma le recriminazioni dei rosanero in questo caso sono diverse: già al terzo Vaccaro da fuori impegna severamente il portiere Avella che respinge in tuffo. Ma quello che accende gli animi fra i giocatori di Pergolizzi è prima un tocco di mano di un difensore messinese a porta vuota su tiro di Santana che impedisce al pallone di entrare in porta, ma che non è visto dall’arbitro Andrea Ancora della sezione di Roma 1; poi nel primo minuto di recupero un contrasto fra il portiere Avella e Felici lanciato a rete che sembra un netto fallo da rigore, ma che non trova dello stesso parere l’arbitro. Per le proteste si fa ammonire Accardi. Nel complesso il Palermo ha il pallino del gioco, ma al di là delle occasioni contestate e di una palla ciccata in area da Santana e un’altra da Kraja, non riesce a essere concreto sotto porta.

Nel secondo tempo il Palermo entra in campo con un piglio diverso e in trenta secondi produce tre palle gol: Santana cicca un altro pallone in area, arriva Martinelli, ma il suo tiro viene respinto da Avella che poi si supera anche sul successivo tiro di Vaccaro. Sugli sviluppi del calcio d’angolo che ne scaturisce Peretti tutto solo davanti al portiere spara alto sopra la traversa. Santana poco dopo il quarto d’ora stavolta colpisce in pieno il pallone, ma trova il portiere pronto alla deviazione in angolo. La pressione dei rosanero si concretizza al 19’ con Felici che realizza un gran gol con un tiro a giro, dalla sinistra del fronte offensivo del Palermo, che si insacca sul palo più lontano. Il gol interrompe un digiuno che durava da 244 minuti.

Alla mezzora Pergolizzi sostituisce Santana, ormai sfinito, con Ricciardo, poi cinque minuti dopo anche Kraja con Langella. Il Palermo rispetto alle altre partite in cui era in vantaggio di misura sembra più maturo, non butta via il pallone e riesce a controllare la situazione fino al fischio finale, portando a casa una vittoria che mancava da due partite.

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