Il direttore non si trattiene ed attraverso le stories dei social si chiede se quello concesso agli irpini sia un rigore
Un rigore inventato. Non si può definire in modo diverso la massima punizione concessa all’Avellino e che ha consentito agli irpini di pareggiare la sfida con il Palermo.
Il fallo evidentemente è inesistente e Plescia si è letteralmente tuffato. Tanto che anche il direttore rosanero Castagnini non ha resistito ed ha pubblicato sui social una stories nella quale ha riproposto l’azione del fallo da rigore, al rallentatore, chiedendosi se realmente quello che ha scaturito il rigore per l’Avellino possa definirsi fallo.
Resta, quindi, grande la rabbia in casa Palermo per un’occasione sciupata e per aver interrotto la serie di vittorie, utilissima per recuperare il ritardo dal Bari capoclassifica…