La storia della squadra s’ intreccia con quella della città
Dai Gattopardi agli sceicchi, dagli inglesi a Dario Mirri e agli sportivi palermitani. Dal vice console Edward De Garston, primo presidente dell’epopea rosa, al barone Michele Vannucci, al Cavaliere Ignazio Majo Pagano, terzo patron per la tradizione, in pratica come fosse stato il primo perché i suoi predecessori, furono nominati proprio dal facoltoso proprietario terriero. Con lui, l’ambiente riacquistò la fiducia perduta. Pagano portò il calcio dall’Inghilterra ed era l’animatore delle serate mondane e dello Sport Club, frequentato dai dandies e dall’aristocrazia palermitana.
Oggi, dopo la doppia impresa dalla D alla B, l’inizio di una nuova era. Con Mirri confermato cinquantanovesimo numero uno del Palermo. Il primo di una nuova frontiera e di una rivoluzione. Lo scrive La Repubblica.