A Castellammare del Golfo partita rocambolesca con le rosanero che dalla possibilità di portarsi in vantaggio su un calcio di rigore finito sulla traversa si ritrovano sotto di due gol a tre minuti dalla fine
Pareggio rocambolesco fra le mura amiche di Castellammare del Golfo per il Palermo femminile contro l’Indipendent, formazione campana di Marano di Napoli allenata da Elio Aielli. Nella nona giornata del campionato di Serie C la squadra rosanero allenata da Antonella Licciardi riesce a riportare in equilibrio il risultato sul 3-3 a tempo scaduto, dopo avere avuto l’occasione di portarsi in vantaggio su rigore ad inizio partita ed essersi ritrovata sotto sul 3-1 fino a tre minuti dalla fine. Per le palermitane resta il rammarico di una partita che poteva prendere una piega diversa, ma con la consolazione che senza una prova di carattere come quella messa in campo fino a ben oltre il novantesimo il bilancio poteva anche essere del tutto negativo.
L’occasione che indirizza la partita arriva al quarto d’ora del primo tempo. Le rosanero hanno la possibilità di trasformare un calcio di rigore, ma Genny Piro colpisce in pieno la trasversa. Ne nasce il contropiede che porta Alessia Tagliaferri a portare in vantaggio le campane. Passano quattro minuti e il Palermo pareggia con Giada Ribellino pronta sotto misura a deviare in porta dopo un’azione personale di Alessandra Impellitteri. Al 27’ però l’Indipendent torna in vantaggio con Katia Musella in mezza girata sugli sviluppi di un calcio d’angolo.
In avvio di secondo tempo le ospiti sembrano chiudere i giochi, non solo perché realizzano il gol del 3-1 con Amalia Sorriso libera di inserirsi e toccare al volo sugli sviluppi di un calcio battuto dalla sinistra, ma perché il Palermo dà l’impressione di scomporsi e tirare i remi in barca. Le campane non ne sanno approfittare e al 42’ le rosanero accorciano le distanze con Chiara Dragotto, ben servita da Giada Ribellino dalla sinistra al limite dell’area, che aggancia il pallone con un controllo orientato verso la porta avversaria e brucia sul tempo con un preciso rasoterra il portiere Raffaella Boccia in uscita.
Il gol rivitalizza la squadra di casa che si lancia a capofitto alla ricerca del pareggio che arriva al quinto minuto di recupero ancora sull’asse Dragotto-Ribellino. Su una respinta di testa al limite dell’area rosanero di Marta Collovà, Dragotto controlla il pallone sulla sua trequarti d’esterno d’estro, si gira e dalla destra serve in profondità Ribellino che taglia da sinistra alle spalle della difesa e si presenta all’altezza della lunetta dell’area di rigore sola davanti il portiere Boccia fermo a metà strada: la scelta della rosanero è quella di mettere il pallone con effetto a rientrare alla sinistra dell’estremo difensore. Un gesto tecnico che scatena la festa di tutta la squadra, panchina compresa.
